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Approvata legge su valorizzazione della dieta mediterranea

Approvata legge su valorizzazione della dieta mediterranea

Unanimità per proposta di Mancini, Castellari, Puletti (Lega)

PERUGIA, 24 settembre 2024, 14:39

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Con il voto unanime dei presenti (16) l'Aula di Palazzo Cesaroni ha dato il via libera alla proposta di legge di iniziativa dei consiglieri Valerio Mancini, Marco Castellari e Manuela Puletti (Lega) concernente la 'Valorizzazione della dieta mediterranea'.
    Gli obiettivi della legge - secondo quanto riferisce un comunicato della Regione - sono: la diffusione del modello nutrizionale nella comunità umbra e nella ristorazione collettiva; l'approfondimento della conoscenza degli effetti della dieta mediterranea sulla salute e sugli stili di vita; la valorizzazione degli aspetti economici, ambientali, sociali e culturali legati alla dieta mediterranea; il consolidamento del modello nutrizionale anche con collaborazioni a livello interregionale ed internazionale.
    Illustrando l'atto all'Aula, il relatore unico Valerio Mancini (presidente Seconda commissione) ha sottolineato che "la rilevanza del tema della dieta mediterranea è dimostrata dalle numerose ed importanti iniziative promosse sia a livello nazionale che internazionale. L'Unesco, l'organizzazione delle Nazioni unite per l'educazione, la scienza e la cultura, che ha il compito di identificare e salvaguardare prodotti culturali o naturali eccezionali, come siti archeologici, riserve naturali o tradizioni culturali, già nel 2010 - ha ricordato Mancini - ha riconosciuto la dieta mediterranea 'patrimonio espressione della cultura umana', in quanto racchiude al suo interno una serie di tradizioni tramandate per via orale o scritta uniche al mondo per ricchezza e valore. Il riconoscimento dell'organizzazione delle Nazioni Unite non rappresenta soltanto un fattore di prestigio, ma dimostra l'importanza della dieta mediterranea nella vita delle popolazioni mediterranee e il suo potenziale impatto sulla vita e la salute delle popolazioni di tutto e quindi la necessità di individuare strumenti che la valorizzino al meglio".
    "Anche a livello statale - ha sottolineato ancora - sono diverse le iniziative promosse dal Governo in questa direzione.
    Ad esempio, la scorsa primavera il ministro della Salute ha organizzato una serie di iniziative dedicate proprio alla Dieta mediterranea quale fattore decisivo di promozione di stili di vita sani, di prevenzione di molte malattie croniche non trasmissibili, come ormai dimostrato da numerosi studi scientifici, ma anche in quanto eccellenza italiana. Infatti, un aspetto non secondario è che la dieta mediterranea è basata sulle nostre produzioni locali, è parte del nostro patrimonio culturale e dobbiamo fare in modo che siano sempre di più i cittadini che aderiscono a questo modello alimentare sano, che salvaguarda la biodiversità e che è economicamente sostenibile.
    Tutelare la dieta mediterranea vuol dire promuovere la produzione alimentare locale e i relativi modelli di consumo, incoraggiare l'agricoltura ed una agroindustria sostenibile, tutelare i paesaggi identitari della nostra regione. Tuttavia la crescita demografica, la globalizzazione, l'urbanizzazione stanno cambiando i sistemi alimentari, la nostra alimentazione e i nostri modelli di consumo. Tutto questo porta di conseguenza ad un'alimentazione scorretta, con preoccupanti conseguenze sulla salute delle persone e sull'economia dei paesi.
    L'importanza delle diete tradizionali come elemento centrale del patrimonio culturale si riflette tra cui rientra ad esempio anche l'inserimento nei sistemi del Patrimonio Agricolo di rilevanza mondiale della Fao della Fascia olivata Assisi-Spoleto, in quanto 'paesaggi di straordinaria bellezza in cui convivono biodiversità agricola, ecosistemi resilienti e un ricchissimo patrimonio culturale'. La proposta di legge si inserisce dunque in questo sentiero di promozione della salute, di stili di vita più corretti e sani, di promozione delle eccellenze alimentari locali e di tutti questi aspetti culturali, anche di promozione turistica, che vi sono legati".
    La proposta di legge - spiega il comunicato - composta da sette articoli, prevede che la Regione disponga la promozione degli aspetti culturali, ambientali, sociali, sanitari ed economici della dieta mediterranea, già iscritta dall'Unesco nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità, intesa come modello culturale e sociale fondato su un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni inerenti le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione ed il consumo di cibo, caratterizzata da un regime nutrizionale riconosciuto dalla comunità scientifica quale strumento di tutela della salute.
    Prevista la collaborazione con gli istituti scolastici per la programmazione, nell'ambito dei piani di offerta formativa integrativa, di progetti didattici volti ad approfondire la conoscenza della dieta mediterranea.
    Tra gli impegni della Regione, la previsione di strumenti di programmazione degli interventi; l'approvazione annuale del programma attuativo della legge; l'istituzione presso la Giunta regionale del Comitato regionale per la tutela e la valorizzazione della dieta mediterranea; la costituzione di una rete regionale cui possono aderire soggetti pubblici e privati già attivi nella diffusione del modello alimentare, culturale, sociale ed economico legato alla dieta mediterranea, allo scopo di facilitare lo scambio di informazioni e agevolare le relazioni operative tra i soggetti aderenti. Per quanto concerne la previsione finanziaria e per l'attuazione della legge è autorizzata, per gli anni 2024, 2025 e 2026, una spesa annua di 30mila euro.
   

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