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La Prima commissione approva Ddl sulla semplificazione

La Prima commissione approva Ddl sulla semplificazione

Via libera anche a Pdl contro il crimine organizzato e mafioso

PERUGIA, 14 ottobre 2024, 16:41

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Prima commissione dell'Assemblea legislativa dell'Umbria ha approvato il disegno di legge proposto dalla Giunta "Modificazioni e integrazioni di leggi regionali per la semplificazione, la digitalizzazione e il taglio di adempimenti". Inoltre i commissari hanno approvato la proposta di legge "Norme in materia di politiche regionali per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di criminalità organizzata e di stampo mafioso e per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile.
    Abrogazioni di disposizioni regionali".
    Il Ddl "Modificazioni e integrazioni di leggi regionali per la semplificazione, la digitalizzazione e il taglio di adempimenti" interviene su diverse norme regionali - spiega un comunicato dell'ente - seguendo quanto previsto nel "master plan della Regione Umbria semplificazione e agenda digitale" approvato nel 2023. Il disegno di legge punta a coordinare ed adeguare varie leggi regionali alla normativa statale ed europea, nonché ad abrogare disposizioni ormai superate.
    Questa operazione è portata avanti in coerenza con il nuovo contesto di pianificazione strategica della Regione Umbria che, come si legge nell'atto, è così sintetizzato: "La vision unificante della strategia del Master Plan è che occorre una profonda revisione dei macro-processi e delle procedure amministrative per ridisegnare e innovare profondamente i servizi pubblici delle Pa umbra. I processi che stanno dietro l'erogazione dei servizi devono essere semplificati, unificati e digitalizzati. Cambiare processi vuol dire agire sinergicamente sulle riforme, sulla semplificazione amministrativa, sulla transizione al digitale, sui sistemi informativi, sul reclutamento e sull'organizzazione".
    Tra le varie leggi modificate, ci sono quelle che riguardano il digitale. In particolare si interviene sulle leggi regionali '9/2014' (Norme in materia di sviluppo della società dell'informazione e riordino della filiera Ict regionale) e '8/2011' (Semplificazione amministrativa e normativa dell'ordinamento regionale e degli enti locali territoriali) per sostenere le azioni di semplificazione e digitalizzazione previste dal Master-plan della Regione Umbria nonchè per adeguarsi alle norme vigenti. Viene anche introdotta una disciplina per l'attuazione della recente legge regionale '13/2021' (Disposizioni per la fusione per incorporazione di società regionali. Nuova denominazione della società incorporante: PuntoZero Scarl). Viene abrogata la legge regionale '11/2006' (Norme in materia di pluralismo informatico, sull'adozione e la diffusione del software a sorgente aperto e sulla portabilità dei documenti informatici nell'amministrazione regionale) in quanto superata da quanto previsto dal Codice dell'Amministrazione Digitale e dalla legge regionale '9/2014' (Norme in materia di sviluppo della società dell'informazione e riordino della filiera Ict regionale).
    Inoltre i commissari hanno approvato la proposta di legge "Norme in materia di politiche regionali per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di criminalità organizzata e di stampo mafioso e per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile. Abrogazioni di disposizioni regionali". Il testo contiene anche l'abrogazione di alcune norme per riorganizzare in modo organico la disciplina regionale in materia di contrasto e prevenzione del crimine organizzato e mafioso ora contenuta nella legge regionale '11/2010' (Istituzione della giornata regionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie) e in quella '16/2012' (Misure per l'attuazione coordinata delle politiche regionali a favore del contrasto e prevenzione del crimine organizzato e mafioso, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile).
    Nel testo si inseriscono anche nuovi temi, come quello dei beni confiscati e si riorganizzano previsioni già presenti nell'attuale normativa, per maggiore concretezza e chiarezza; si richiamano inoltre altre leggi regionali che trattano della promozione della legalità per mettere a sistema gli interventi previsti dalla normativa regionale.
   

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