In occasione dei 30 anni
dall'istituzione del Servizio di emergenza territoriale 118, la
Regione Umbria ha organizzato una serie di eventi, fino al 27
marzo, per celebrare la ricorrenza. A presentarli oggi, nel
corso di una videoconferenza stampa, la presidente della Regione
Umbria Donatella Tesei, l'assessore regionale Enrico Melasecche,
il direttore regionale alla Salute Massimo Braganti, il prefetto
di Perugia Armando Gradone e il coordinatore medico della
Centrale operativa unica regionale del 118 Francesco Borgognoni.
Oltre ad illustrare le iniziative in programma si è parlato
anche del Servizio stesso ripercorrendo la storia delle attività
fino ad arrivare naturalmente alla gestione della pandemia. La
presidente Tesei ha ringraziato gli operatori del 118 per il
"prezioso lavoro" svolto in 30 anni, in ultimo per quello
"fondamentale" durante l'esperienza del Covid, "ma con la
prospettiva di guardare al futuro e di qualificare quindi ancora
di più il servizio".
"Un sistema - ha poi sottolineato Borgognoni - che 30 anni fa ha
determinato un grande cambiamento nel modo di gestire
l'emergenza sanitaria territoriale, con la presa in carico fin
da subito del paziente per la prima volta su strada, soprattutto
per le patologie tempo dipendenti".
L'attuale Centrale operativa unica regionale - è stato poi
ricordato - può contare su un Cour presso l'azienda ospedaliera
di Perugia, 35 postazioni, 48 ambulanze, 6 automediche, 1
natante per i soccorsi al lago Trasimeno e un elisoccorso in
convenzione con le Marche. Sono invece 250mila all'anno le
telefonate in entrata che vengono gestite e oltre 80mila gli
interventi sul territorio (dati 2021).
Dopo l'introduzione del numero unico 112, che raccoglie tutte le
richieste di soccorso dei cittadini tra cui anche quelle del
118, sono altre le sfide a cui guarda il Servizio di emergenza
territoriale con alcuni sviluppi futuri che sono stati
annunciati: incrementare l'utilizzo diffuso dei mezzi di
soccorso avanzato (automediche); valorizzare le già elevate
competenze infermieristiche; formazione avanzata per gli
operatori con la metodica della simulazione clinica; istituzione
dell'elisoccorso umbro; utilizzo della telemedicina nell'ambito
territoriale regionale; creazione della Centrale operativa
territoriale (Cot) e della centrale 116117, strettamente
connesse alla Co 118 dell'emergenza-urgenza, per poter
ottimizzare alcuni servizi.
Tutti punti toccati anche dalla presidente Tesei, la quale ha
ricordato come negli anni ci sia stata già "una progressiva
implementazione del servizio per fronteggiare le varie emergenze
che hanno coinvolto il territorio, come i terremoti". Per Tesei
c'è ora "un futuro prossimo a cui mirare per stare sempre più
vicino ai cittadini che ne hanno bisogno".
L'assessore Melasecche ha poi ricordato la "forte e stretta
collaborazione messa in pratica più volte" tra la Centrale del
118 e il servizio di Protezione civile. Sinergia sottolineata
anche dal prefetto Gradone, il quale ha inoltre evidenziato
altri campi di lavoro in cui la Prefettura è partner come quelli
dell'ordine pubblico, della ricerca di persone scomparse,
dell'educazione stradale e le collaborazioni in tempo di
pandemia.
Durante l'iniziativa è stata anche consegnata, da parte della
presidente Tesei, una targa celebrativa a tre professionisti del
118, in rappresentanza di tutti gli operatori. Tra questi anche
Borgognoni che ha così concluso: "Il 118 sarà sempre e comunque
al servizio dei cittadini per tutte le emergenze e nel miglior
modo possibile, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7".
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