Potrebbe iniziare la sua
operatività già il primo gennaio 2028 il termovalorizzatore, con
capacità limitata a 160 mila tonnellate all'anno, previsto in
Umbria come da Piano regionale di gestione integrata dei
rifiuti. Questa la nuova data ipotizzata, in precedenza era il
2030, per la messa in esercizio dell'impianto.
L'annuncio è stato fatto durante la presentazione del Piano da
parte della presidente della Regione, Donatella Tesei, e del
vicepresidente e assessore all'Ambiente, Roberto Morroni.
Tesei, relativamente alle polemiche per la sua realizzazione,
ha sostenuto che "non hanno senso". "Perché - ha aggiunto - le
cose bisogna conoscerle e oggi questi impianti sono
all'avanguardia, non sono impattanti. Le nuove tecnologie hanno
superato le problematicità che prima c'erano. Del resto, mi pare
che sia su scala europea che nazionale questi sono temi che
vanno affrontati perché il ciclo dei rifiuti non si chiude
completamente e c'è sempre il problema del conferimento in
discarica. Per l'esigenza della nostra regione credo che in
questo modo ci mettiamo al sicuro per i prossimi 30 anni".
Relativamente ai tempi, da quanto previsto dal piano, l'Auri
(l'Autorità regionale per i rifiuti e l'idrico) avvierà entro
quattro mesi dall'approvazione del Piano rifiuti, tramite avviso
pubblico di manifestazione di interesse, la procedura e la
progettazione, realizzazione e gestione dell'impianto di
incenerimento con recupero energetico.
Il luogo dove sorgerà - è stato spiegato - sarà individuato
escludendo le aree non idonee a impianti di termovalorizzazione.
L'Auri affiderà poi la realizzazione dell'impianto entro
diciotto mesi dall'approvazione del Piano rifiuti.
Dalla data di messa in esercizio dell'inceneritore (2028)
verrà interrotto il conferimento in discarica dei rifiuti
derivanti dal ciclo di quelli urbani che sono previsti essere
recuperati dal punto di vista energetico.
"Puntiamo a un impianto che soddisfi le necessità regionali"
ha poi sottolineato Morroni. "Autosufficienza regionale - ha
aggiunto - significa che anche l'impianto di termovalorizzazione
è calibrato per dare risposta a quello che è il fabbisogno della
gestione dei rifiuti dell'Umbria. E il tema dell'autosufficienza
impronta tutta la gestione del ciclo dei rifiuti per quanto
attiene naturalmente la gestione degli impianti pubblici".
Anche Morroni si è soffermato sulle polemiche per la
costruzione dell'impianto. "L'inceneritore con la valorizzazione
energetica - ha detto - è un tassello fondamentale che ci
permette la chiusura del ciclo. Lo abbiamo inserito in via
residuale naturalmente perché l'obiettivo prioritario è di
spingere sul recupero di materia coerentemente a quelli che sono
anche gli indirizzi della programmazione comunitaria.
L'inceneritore ci permetterà di ottimizzare i rifiuti e far sì
che questi diventino, come lo sono già da molti lustri nelle
zone più avanzate d'Europa e del nostro Paese, un'opportunità. E
noi vogliamo che anche l'Umbria si incammini lungo questa
strada".
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