(ANSA) - PERUGIA, 07 FEB - "La Regione Umbria ha deliberato
che, anche per l'anno in corso, non venga applicato l'aumento
tariffario del 6,6 per cento previsto per il 2022 sugli
abbonamenti per i servizi ferroviari effettuati da Trenitalia".
Lo annuncia l'assessore regionale ai Trasporti, Enrico
Melasecche.
"Tenuto conto della fase congiunturale attuale, che vede
ulteriori quanto pesanti problematicità economiche per le
famiglie - spiega l'assessore -, anche nel recepire le istanze
del coordinamento dei comitati dei pendolari umbri che aveva
chiesto di attuare in maniera più graduale il ripristino totale
degli aumenti, abbiamo stabilito che per gli abbonamenti venga
applicata solo la percentuale di incremento più modesta, del
6,20 per cento, prevista per quest'anno dal contratto di
servizio vigente".
"Un ulteriore rinvio - sottolinea, in una nota della Regione -
dopo che tale aumento era stato azzerato lo scorso anno, a
dimostrazione della massima attenzione e del sostegno che questa
Giunta regionale profonde nei confronti dei pendolari e delle
famiglie, gravati prima dalle difficoltà generate dalla pandemia
da Covid 19 e ora dal caro prezzi e dal caro bollette
energetiche".
"Abbiamo deciso di non ripristinare integralmente gli aumenti
tariffari programmati nel Contratto di servizio 2018-2032
sottoscritto dalla precedente Giunta regionale con Trenitalia -
spiega Melasecche - limitando ai soli biglietti di corsa
semplice l'applicazione dell'incremento del 13,20 per cento
risultante dagli incrementi previsti con decorrenza 1 gennaio
2022, pari al +6,6%, e con decorrenza 1 gennaio 2023, + 6,2 per
cento".
"In questo modo - conclude l'assessore Melasecche - nonostante
l'aumento dell'inflazione sia molto più elevato, siamo di nuovo
venuti incontro alle esigenze dei pendolari umbri che
quotidianamente si spostano con i servizi ferroviari, per motivi
di lavoro o studio, sia all'interno sia fuori regione,
calmierando l'incremento in un momento storico in cui permangono
notevoli problemi per le famiglie". (ANSA).