Per la Giunta regionale
dell'Umbria "in riferimento alla vicenda Aeroitalia per dovere
di verità vanno ricostruiti i fatti e le circostanze che hanno
causato la cancellazione di Bergamo".
"In primis - sottolinea l'Esecutivo in una nota - va
ricordato che Aeroitalia fu contattata nel novembre 2023 su
richiesta della Regione per un collegamento su Milano Linate.
Non potendo operare su Linate la Regione Umbria portò avanti
l'ipotesi di un collegamento su Malpensa per poi ripiegare, in
accordo con la Presidenza della Regione Lombardia, su
Bergamo-Orio sul Serio. Ci risulta inoltre, che il Consiglio di
amministrazione della Sase abbia espresso riserve visti gli alti
costi dell'operazione comunque poi approvata. E lo stesso ha
fatto anche il management della società. La compagnia Aeroitalia
ha iniziato a operare con base a Perugia per il mezzo ATR72
producendo gravi disservizi ai passeggeri e allo scalo; tra
questi vanno segnalati gli ulteriori costi di aperture e
chiusure dello scalo. A ottobre 2024 la Sase ha deciso di
chiedere alla compagnia di trovare una diversa soluzione per non
gravare ulteriormente sui costi dell'aeroporto e per non
procurare ulteriori disservizi anche di orario ai pochi
passeggeri interessati a volare sulla tratta. Va ricordato che
la media a bordo del collegamento con Bergamo è stata di circa
32-35 persone per volo. A questo punto la compagnia ha deciso di
chiudere su Bergamo e riposizionare l'Atr su Comiso. E' stato
anche valutato se rescindere il contratto ma sono stati presi in
considerazione i pro e i contro e Aeroitalia ha deciso di
attivare altre tratte, come Lamezia, Lampedusa e ovviamente
Comiso, oltre il collegamento su Olbia. Fin qui la ricostruzione
dei fatti. Ora va detto che l'intera operazione con Aeroitalia,
con un costo di un milione di euro, è stata frutto di un mero
accordo politico della passata amministrazione regionale che,
visto come sono andate le cose, condurrà molto probabilmente
effetti negativi sui conti della Sase, ascrivibile a una tratta
che è non stata programmata con l'adeguata fattibilità tecnico
economica ma solo per meri interessi politici come più volte
sottolineato anche in documenti del management e direzione
tecnica dell'aeroporto. Pur constatando che storicamente
esisteva un volo di collegamento con Milano, oggi con il Freccia
Rossa da Perugia in 3 ore si arriva nel centro della città,
pertanto occorrerebbe investire su voli internazionali e hub che
portino flussi in ingresso, soprattutto turistici in previsione
del Giubileo, ed è comunque sempre necessario operare scelte
sulla base di analisi serie e approfondite anche per quanto
riguarda le compagnie. La cronistoria dei fatti segna con tutta
evidenza la responsabilità dell'intera vicenda che non può certo
essere ascritta all' attuale amministrazione insediata da pochi
giorni e che ha ben presente la necessità di collegamenti
strutturali, sostenibili, coerenti con la vocazione dell'Umbria
e in grado di contribuire a connettere l'Umbria soprattutto sul
piano internazionale. Su questi temi sarà convocato nelle
prossime ore uno specifico incontro con la Società di gestione
dell'Aeroporto dell'Umbria al fine di esaminare i piani di
attività anche alla luce dei grandi appuntamenti dell'anno
giubilare e della ricorrenza degli 800 anni dalla morte di San
Francesco che attendono l'Umbria nei prossimi due anni".
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