Ha dedicato un capitolo a parte
all'attuazione dei diritti delle persone con disabilità la
presidente della Regione Stefania Proietti nel suo intervento in
Assemblea legislativa. "Intendiamo mantenere e predisporre
servizi, strumenti, interventi, reti per assicurare alle persone
con disabilità di sviluppare le proprie potenzialità nelle
diverse età, avere un percorso scolastico, conservare nel tempo
le competenze via via acquisite, inserirsi nel lavoro e nella
vita sociale e culturale".
Per Proietti "ciò si rende necessario in particolare alla
fine del percorso scolastico, quando chi ha disabilità rischia
di rinchiudersi in casa e in totale dipendenza dai familiari".
"Vogliamo quindi assicurare il progetto individuale, rimasto in
molti casi disatteso in questi anni" ha aggiunto.
Sulle altre linee programmatiche, Proietti ha spiegato di
avere tenuto per sè la delega alla ricostruzione delle aree
colpite dal sisma e dalle calamità naturali". "Serve
velocizzazione - ha detto -, le persone colpite da questi eventi
non possono più aspettare. Abbiamo avuto, oltre a quello del
2016, un altro sisma minore per danni ma non nell'impatto sulla
popolazione. Urge avviare la ricostruzione anche delle altre
aree. Ho tenuto anche la delega alla protezione civile perché
c'è la responsabilità di dover correre immediatamente. Le
risorse devono essere incrementate. Quindi la delega per le
grandi manifestazioni: Giubileo e Centenario sono due grandi
occasioni di sviluppo per l'Umbria, per un sistema di
accoglienza integrato su tutti i territori".
Su sviluppo e lavoro per la governatrice, "deve esserci una
tavola rotonda di coprogettazione per il futuro dell'Umbria, non
separando lo sviluppo dal lavoro, un lavoro non precario, con un
salario minimo garantito, e in sicurezza". "Al centro ci devono
essere i giovani - ha affermato -, non vogliamo più assistere al
depauperamento e alla dispersione delle loro energie.
Auspichiamo che prima o poi la politica crei le condizioni per
farli tornare. Il Pnrr è una grande opportunità per affrontare
velocemente i temi cruciali. Dobbiamo chiedere infrastrutture,
quindi risorse per le ferrovie ma anche per infrastrutture
digitali. E non possiamo fermarci al digitale, serve diritto
allo studio per tutti, anche di scegliere l'Università. Quello
dei Trasporti pubblici locali è un tema collegato. Il diritto
alla mobilità deve essere ancora più esteso, anche per fasce di
età, non solo per gli universitari. Serve una casa per i giovani
che scelgono di restare in Umbria. La questione ambientale
diventa cardine anche per non perdere posti di lavoro, sappiamo
che l'industria non sostenibile non ha futuro, sono necessari
investimenti con intervento del governo. Occorre fermare
l'inceneritore per dare un futuro all'Umbria, servono nuove
soluzioni di sviluppo che partano dai rifiuti per rigenerare
interi siti produttivi, non prescindendo dalla tutela
dell'ambiente. Il Piano energetico ambientale regionale sarà fra
i primi documenti che produrremo, per dare certezze non solo ai
comuni ma anche agli investitori. Altro tema fondante il
turismo: Giubileo e Centenario possono farci ripartire e questo
riguarda il sistema dell'accoglienza in tutti i territori,
servono infrastrutture efficienti. Il commercio vive una
situazione drammatica, soprattutto nei centri storici, senza
servizi non c'è vivibilità, faremo la legge sul commercio.
Punteremo anche su internazionalizzazione e accesso al credito
per le imprese, con intese con altre regioni, anche a livello
internazionale. Gli investimenti in tecnologia devono essere
fatti nelle logiche di rete, anche per ciò che concerne le reti
infrastrutturali e trasportistiche. Come per le strade non
possiamo prescindere da finanziamenti governativi. L'agricoltura
con la programmazione europea e le innovazioni può diventare
elemento trainante di nuovo sviluppo economico sostenibile. Il
patrimonio pubblico è da rilanciare: vi sono grandi potenzialità
e lavoreremo sull'edilizia residenziale pubblica per dare a ogni
persona un tetto. Sul welfare c'è una delega specifica, occorre
riscrivere il Piano sociale regionale per un welfare inclusivo e
per la lotta alla povertà, in maniera sistemica non con i bonus.
Ci occuperemo di lotta alla violenza di genere e alle
discriminazioni. Istruzione: promuovere l'accesso all'istruzione
e combattere l'abbandono scolastico. Più servizi possibili anche
per conciliare vita e lavoro. Risorse su edilizia scolastica e
collaborazione con l'Università e l'alta formazione. Non
dimenticando il binomio sport-inclusività.
Altro impegno specifico della Giunta sarà quello della pace,
della non violenza. Torniamo protagonisti sul tema della pace
come recita l'articolo 4 del nostro Statuto regionale. Non
possiamo fare tutto questo - ha concluso Proietti - senza la più
ampia partecipazione dei cittadini e per questo c'è una delega
anche per la partecipazione, affidata a un assessore. Siamo
pronti a fare dell'Umbria una terra pilota che, nonostante la
nostra piccola incidenza, assuma grande rilevanza e centralità".
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