(ANSA) - PERUGIA, 1 APR - "A breve, se continua la fornitura
di ventilatori, tra quelli che riusciamo a recuperare noi e
quelli che ci arrivano dalla Protezione civile dovremmo arrivare
a superare i 130 posti di terapia intensiva. L'obiettivo sarebbe
di arrivare a 150 per dare tutte le garanzie necessarie e
sufficienti e garantire interventi in emergenza qualora ce ne
fosse bisogno anche se ci auguriamo che non avvenga": a
delineare l'obiettivo è Luca Coletto, assessore alla Sanità
della Regione dell'Umbria. "La nostra struttura sanitaria è
partita con soli 69 posti in terapia intensiva" ricorda parlando
con l'ANSA.
"Attualmente - dice Coletto - siamo quasi al raddoppio.
Fortunatamente sono iniziati ad arrivare anche i ventilatori
perché fino a qualche settimana fa ci eravamo arrangiati da
soli, con le nostre forze e da 69 eravamo arrivati a più di 100
posti letto in rianimazione. C'è stato quindi un incremento
molto importante".
L'assessore non esclude che si possa trovare un accordo con
le strutture private. "In queste - spiega comunque - non c'è
alcun presidio di pronto soccorso, quindi con terapia intensiva.
Sono case di cura senza la strumentazione finalizzata alla
rianimazione o reparti di rianimazione che, in questo caso, sono
le strutture più necessarie dal punto di vista sanitario e
necessarie al superamento dei momenti più acuti dei nostri
pazienti. Ciò detto, in un momento come questo io ringrazio la
disponibilità che c'è stata da parte delle strutture private,
cercheremo di arrivare a un accordo che possa essere
soddisfacente per entrambi ma che soprattutto possa essere utile
ai pazienti che hanno necessità di essere curati. Una volta che
finisce la fase acuta il malato non può tornare a casa ma ha
bisogno di essere riabilitato essendo ancora positivo.
Nonostante stia bene ha ancora bisogno di cure mediche di bassa
intensità, che potrebbero essere erogate anche in strutture
senza la presenza di presidi importanti come la terapia
intensiva". (ANSA).