Il banjo e la grande voce di
Rhiannon Giddens irrompono nella già caldissima notte dell'Arena
Santa Giuliana ed è subito magia. Il suo ottimo italiano, prima
solo parlato e poi anche cantato con l'interpretazione magnifica
di due perle della canzone italiana come "Vedrai Vedrai" di
Luigi Tenco e "Quante stelle nel cielo con la luna" di Lucilla
Galeazzi, regalate al pubblico di Umbria Jazz, ha fatto poi il
resto ieri sera.
La sorpresa di sentirla misurarsi anche con un brano della
musicista folk umbra è tanta. Anche se da sempre la mission
della Giddens è quella di riportare sotto i riflettori musiche e
musicisti da riscoprire per il contributo che hanno dato alla
cultura del folk e della musica etnica. Ma il motivo di questa
scelta è ancora più semplice. A farla innamorare della Galeazzi,
dopo aver conquistato prima il suo cuore, è stato il compagno
d'arte e di vita Francesco Turrisi (vivono insieme a Dublino)
che tra le tante collaborazioni ha anche quella con la folk
singer ternana.
Due quindi le "stelle" sotto il cielo e la luna e che brillavano
in scena, anche grazie anche ad un sodalizio d'amore. Sul palco
di Umbria Jazz, Turrisi ha affiancato da par suo la cantautrice,
compositrice e polistrumentista statunitense vincitrice del
Premio Pulitzer per la musica nel 2023 per l'opera "Omar", due
Grammy Award e una MacArthur "genius" grant.
La cantante americana rivelazione degli ultimi anni si
emoziona quando ricorda questo lavoro innovativo e coinvolgente
sulla tratta degli schiavi, "un lavoro musicale che rappresenta
in modo rispettoso le tradizioni africane e afroamericane
trasmettendo l'umanità di coloro che sono stati condannati alla
schiavitù", come si legge tra le motivazioni della giuria del
Pulitzer. Umanità che trapela anche dalle note del suo
inseparabile banjo, cordofono di origini africane, creato
proprio da persone schiavizzate.
Ad emergere è così la sua vena di compositrice e interprete
che ripercorre la tradizione folk gaelica, americana,
afroamericana, nativo americana e la loro influenza sulla musica
europea e americana, dando vita a canzoni potenti che prendono
di mira la discriminazione. Country, blues, jazz e gospel si
mescolano nell'esplorazione delle vite di persone messe a
tacere.
Come Giddens, Turrisi, a sua volta vincitore di un Grammy
Awards, viene da esperienze eterogenee ed è spalla perfetta, tra
tamburelli assortiti di varia provenienza, banjo, pianoforte e
fisarmonica.
A fine serata, tra le più emozionanti regalate finora dal
festival, è tanta la voglia di riascoltare nuovamente dal vivo
la Giddens. La speranza, a quanto pare non una ipotesi lontana,
è quella di rivederla sopra il palco dell'Arena anche questa
sera durante l'atteso concerto di Ben Harper con The Innocent
Criminals. Magari alle prese proprio con la cover di 'Black Eyed
Dog', quella che ha suggellato la prima collaborazione tra i due
musicisti risalente al 2020 e che li ha visti insieme cimentarsi
con un classico del cantautore Nick Drake.
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