Ryan, io pressato per appoggio a Trump

Presidente Hp paragona tycoon a Hitler e Mussolini

Redazione ANSA WASHINGTON
(ANSA) - WASHINGTON, 11 GIU - Lo speaker Paul Ryan, leader dei Repubblicani alla Camera, è stato costretto ad ammettere di aver dato il suo sofferto endorsement a Donald Trump perché pressato da molti colleghi, che rappresentato collegi elettorali dove gli elettori repubblicani sono convinti sostenitori del tycoon. Lo scrive il Wp citando alcune fonti - coperte dall' anonimato - che hanno partecipato ieri nello Utah ad un 'summit' a porte chiuse con circa 300 grandi donatori e top manager filo repubblicani, organizzato dall'ex candidato presidenziale Mitt Romney, ora uno dei più fieri avversari di Trump. Ryan è stato incalzato da interlocutori che gli chiedevano come avesse potuto dare il suo sostegno al magnate, criticato per il suo temperamento e per la sua campagna elettorale divisiva. Tra questi anche Meg Whitman, la presidente di Hewlett-Packard, che avrebbe definito Trump l'ultimo di una lunga serie di demagoghi, paragonandolo esplicitamente a Hitler e Mussolini.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA