NEW YORK - Una sfida fra ricette economiche opposte e diverse filosofie per affrontare le emergenze globali, dalla Siria all'Isis, passando per la lotta ai cambiamenti climatici. Ecco di seguito i principali temi della campagna elettorale per le presidenziali americane del 2016.
* IMMIGRAZIONE - Tema chiave per attirare i voti decisivi dell'elettorato ispanico, che nel 2008 e 2012 ha avuto un ruolo fondamentale nel trionfo di Obama. Si va da Hillary Clinton e Bernie Sanders favorevoli ad una riforma che legalizzi chi è già nel Paese se ha i requisiti necessari, a Donald Trump e Ben Carson che vogliono muri ai confini col Messico e il Canada. Più moderato Jeb Bush, che riconosce la necessità di una riforma complessiva .
* ARMI - La potente lobby della Nra è un'importante finanziatrice dei repubblicani, contrari a ogni tipo di stretta. E se a destra qualcuno chiede di armare scuole o chiese per contrastare le stragi, Clinton suggerisce non solo di rendere obbligatori i controlli su chi acquista fucili e pistole, per verificare precedenti penali o disturbi psichici, ma anche di valutare la strada del riacquisto delle armi, come in Australia.
* TASSE - I repubblicani sono favorevoli a una riduzione dell'imposizione fiscale sulle aziende e contrari a più tasse per i ricchi. I democratici si schierano a favore della classe media, che meno sente i benefici della crescita economica, e propongono un aumento delle aliquote per i Paperoni e per le grandi aziende per finanziare programmi pubblici. Scontro anche sul completamento della riforma di Wall Street e sul porre limiti ai rischi delle grandi banche.
* ACCORDI COMMERCIALI - Quello raggiunto con i Paesi del Pacifico (TTP) e quello in dirittura d'arrivo con l'Europa (TTIP) sono stati fortemente voluti da Obama, che assicura la nascita di moltissimi posti di lavoro. Ma oltre che dai repubblicani tali intese sono fortemente contrastate dal candidato democratico Bernie Sanders, che accusa Hillary Clinton, una volta 'fredda', di aver cambiato idea.
* IRAN E LOTTA ALL'ISIS - L'accordo sul nucleare iraniano è criticato duramente dai candidati repubblicani, convinti che di Teheran non ci si possa fidare e che l'intesa mini i rapporti con Israele, alleato storico degli Stati Uniti. Hillary Clinton e Bernie Sanders sono invece favorevoli all'accordo, convinti che favorisca la pace in Medio Oriente. Sull'invio di truppe anti-Isis in Iraq, Siria e ora anche in Libia per la lotta all'Isis divisi anche i due candidati democratici.
* CLIMA - Di fronte a chi nega il problema dei cambiamenti in atto, primi tra tutti i repubblicani, Clinton e Sanders propongono misure per limitare le emissioni delle industrie, a partire da quella petrolifera. Clinton inoltre ha preso le distanze dalla decisione di Obama di consentire le trivellazioni in Alaska e si oppone all'oleodotto Keystone tra Canada e Stati Uniti.