Wall Street rallenta. Il Dow Jones sale dello 0,60% a 18.701,59 punti, il Nasdaq perde l'1,00% a 5.196,16 punti mentre lo S&P 500 avanza dello 0,15% a 2.166,03 punti.
Seduta nervosa ma con chiusura praticamente invariata rispetto alla vigilia per la Borsa di Milano: l'indice Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,03% a 16.804 punti.
Giornata di forte volatilità sui mercati azionari europei con chiusura generalmente negativa: Londra ha segnato un calo finale dell'1,2% mentre ha chiuso molto più vicino alla parità la Borsa di Parigi (-0,28%), con Francoforte in ribasso finale dello 0,15%.
Lo spread tra Btp e Bund chiude a 162 punti base, mentre il rendimento del decennale italiano balza all'1,89%, segnando i massimi da settembre 2015.
Il petrolio chiude in calo a New York, dove le quotazioni perdono l'1,70% a 44,66 dollari al barile.
Asia rimbalza, rivalutano vittoria Trump - Inversione a 'U' delle Borse asiatiche che, dopo il crollo di ieri, rivalutano la vittoria di Donald Trump alle elezioni americane e si avviano a chiudere la seduta con forti rialzi. Tokyo ha terminato le contrattazioni in rialzo del 6,72%, recuperando appieno il tonfo della vigilia, Sydney del 3,34% e Seul del 2,26%. Hong Kong, ancora aperta, avanza del 2,03%, mentre i listini cinesi di Shanghai e Shenzhen segnano un progresso dell'1,3%.
A spingere il rialzo dei listini asiatici, il più drammatico dalla Brexit, sono stati i titoli delle materie prime mentre sono scivolati i bond, dopo che ieri l'inatteso successo di Trump aveva spinto gli investitori a disinvestire dal comparto azionario. I titoli minerari Bhp Billiton e Rio Tinto hanno registrato rialzi superiori al 9% in corso di seduta. "E' difficile fare previsioni in quanto nessuno conosce per certo che cosa Trump farà" ha detto Hao Hong, capo strategist a Bocom International Holdings. "Le scommesse relativamente sicure - ha aggiunto a Bloomberg - riguardano le infrastrutture, la spesa per la difesa e una politica commerciale non amichevole. I titoli delle commodity stanno rimbalzando su queste aspettative" "Ci sarà una volatilità di breve termine dopo la vittoria di Trump ma sarà di breve durata, similmente alla Brexit" ha commentato Joshua Crabb, capo dell'azionario per l'Asia ad Old Mutual. "Il risultato - spiega - non è così cattivo come la gente pensa. Ci saranno tagli di tasse e stimoli fiscali. Questo sarà positivo per i profitti delle aziende e per i titoli azionari". Trump ha promesso di spendere più di 500 miliardi di dollari per ricostruire le infrastrutture americane e si è impegnato a ridurre la pressione fiscale. Intanto il dollaro si è indebolito dopo la corsa di ieri, con le scommesse degli economisti per un rialzo dei tassi a dicembre da parte della Fed salite dal 50% all'82% dopo la vittoria di Trump. "Le politiche economiche di Trump sono inflazionistiche e forzeranno la Fed a rialzare i tassi a un passo più rapido " afferma Elias Haddad, analista del mercato valutario di Bank of Australia.