Il presidente eletto Donald Trump arruola un altro top manager di Corporate America nella sua squadra: per guidare la diplomazia americana ha scelto, secondo la Nbc, Rex Wayne Tillerson, 64 anni, dal 2006 presidente e ceo del gigante energetico Exxon Mobil Corporation, la quinta più grande compagnia al mondo per capitalizzazione. Una nomina che dovrebbe essere ufficializzata nei prossimi giorni. Originario del Texas, soprannominato T-Rex, è alla Exxon dal 1975 e per il prossimo anno era previsto il pensionamento. Ma Trump avrebbe deciso di farlo lavorare ancora, come 69/mo segretario di stato, il volto degli Usa nel mondo, dopo il suo. Alcuni dei suoi consiglieri lo vedono come una scelta fuori dagli schemi che potrebbe portare la sua esperienza aziendale e la sua rete di conoscenze internazionali nella diplomazia. La nomina sarebbe stata sponsorizzata caldamente anche da molti dirigenti di grandi aziende americane. Ma c'è già chi storce il naso per il suo filo diretto con il leader del Cremlino Vladimir Putin, che nel 2013 lo ha onorato dell'ordine dell'amicizia per il miglioramento delle relazioni tra Usa e Russia. Due anni prima Tillerson aveva siglato un accordo con Mosca per le trivellazioni nell'Artico valutato sino a 300 miliardi di dollari. Accordo congelato dalle sanzioni, cui naturalmente il numero uno di Exxon si è sempre detto contrario, anche pubblicamente. Il suo gruppo ha comunque varie joint venture con la russa Rosneft e ha contribuito a vari programmi sociali russi per l'educazione e la salute. Durante la sua gestione, Exxon Mobil ha riconosciuto le conclusioni scientifiche sul cambiamento climatico e ha sostenuto la carbon tax. Tillerson si e' espresso inoltre a favore dell'accordo di Parigi sul clima, oggetto invece delle riserve di Trump, scettico anche sul climate change. Dopo il ritiro ieri dell'ex sindaco di Ny Rudy Giuliani, Tillerson era emerso come il candidato favorito, anche rispetto all'ex candidato presidenziale repubblicano Mitt Romney, che aveva avuto vari incontri con Trump. Tra le altre persone prese in considerazione per diventare capo della diplomazia Usa c'erano l'ex numero uno della Cia David Petraeus, l'ex amministratore delegato di Ford Alan Mulally, il senatore Bob Corker, il deputato Dana Rohrabacher e l'ex ambasciatore all'Onu John Bolton, che potrebbe diventare il vice di Tillerson, secondo la corrispondente della Nbc alla Casa Bianca Andrea Mitchell, solitamente bene informata.