"Stiamo ricordando una storia
tragica che unisce i nostri Paesi: un giorno di sport che si è
trasformato in un giorno terribile, la celebrazione della
competizione sportiva che si trasformata in una strage.
Ricordiamo e rendiamo omaggio oggi insieme alla memoria di chi è
morto, prendendo l'impegno che non accada mai più, che lo sport
unisca e non divida, che tutti i tifosi si divertano in
sicurezza". Lo ha detto Annalies Verlingen, la ministra
dell'interno belga alla breve cerimonia in omaggio delle vittime
una tragedia avvenuta mercoledì 29 maggio 1985 allo stadio
Heysel, poco prima dell'inizio della finale di Coppa dei
Campioni tra la Juventus e il Liverpool, in cui morirono 39
persone, di cui 32 italiane, e ne rimasero ferite oltre 600.
Una cerimonia alla quale hanno preso parte il presidente
federale Gabriele Gravina, il capodelegazione Gianluigi Buffon,
il Ct Luciano Spalletti, il presidente della federazione di
calcio belga Pascale Van Damme e l'ambasciatrice italiana in
Belgio, Federica Favi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA