"Sdegno e profonda amarezza per quanto è successo oggi in Consiglio regionale: la rideterminazione delle risorse di finanza locale per il 2020, destinata a sostenere i territori e imprese valdostane in un momento tremendo come quello dell'emergenza Covid, ci lascia senza parole. La dialettica politica ha un significato quando si discute per trovare una soluzione, ma qui siamo oltre qualsiasi logica di buonsenso".
Lo dichiara Franco Manes, presidente del Cpel, a nome del Comitato esecutivo e di tutti i Sindaci valdostani, in merito all'approvazione della nuova formulazione dell'art.17 del ddl 60, annunciando che il Comitato esecutivo del Cpel ha rassegnato le dimissioni "Questo è un insulto alla capacità amministrativa dei Comuni - prosegue - perché è mancato il riconoscimento della centralità degli enti locai nel Sistema Valle d'Aosta. Finita l'emergenza, la politica regionale non si ricorda più cosa è stato fatto nei territori, cosa sarebbe successo durante il lockdown se non ci fosse stato il presidio dei Comuni. E' mancata la più semplice e umana comprensione delle esigenze espresse dagli imprenditori, dagli artigiani, dai commercianti, dai liberi professionisti che chiedono alla politica di fare solo il proprio lavoro, cioè di decidere, ma soprattutto di farlo in fretta e nel rispetto delle esigenze dei territori. Il dibattito ideologico invece si è avvitato su se stesso e ha perso di vista l'interesse di tanti valdostani". "Oltre al taglio delle risorse finanziarie destinate ai Comuni - aggiunge Manes - e quindi ai valdostani, che da noi è considerato gravemente penalizzante per la ripresa dell'economia locale, oggi ci siamo trovati anche la sorpresa del "vincolo di destinazione": investimenti solo per l'emergenza sanitaria e sociale e per l'edilizia scolastica, tematiche queste prettamente di prevalente competenza regionale".
Un'assemblea straordinaria dei sindaci valdostani è stata convocata per martedì 7 luglio, alle 11, alla Grand Place di Pollein.
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