"Non può non sottolinearsi come il
fatto che gli ultimi tre presidenti della Regione autonoma Valle
d'Aosta (i quali hanno peraltro avuto anche attribuzioni
prefettizie), si incontrino, anzi, cerchino addirittura, i due
fratelli Di Donato, entrambi pluripregiudicati e notoriamente
legati da vincoli di parentela con la famiglia Nirta di Quart
(emersa anche nelle cronache locali per il coinvolgimento di
alcuni suoi componenti in traffici di stupefacenti), è
circostanza quanto mai indicativa del livello di penetrazione
raggiunto dal sodalizio di matrice mafiosa in esame nell'ambito
del tessuto politico e sociale della Valle d'Aosta". Lo scrive
il gup di Torino Alessandra Danieli nelle motivazioni della
sentenza del processo Geenna con rito abbreviato su una presunta
locale di 'ndrangheta ad Aosta.
I tre presidenti a cui fa riferimento il gup - i cui nomi sono
emersi nell'ambito dell'inchiesta Egomnia per scambio elettorale
politico mafioso alle elezioni regionali del 2018 - sono Augusto
Rollandin, Laurent Viérin e Pierluigi Marquis (dei tre solo
Viérin aveva ricevuto un avviso di garanzia).
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