"Un pastrocchio fatto per parlare alla pancia della gente piuttosto che per risolvere effettivamente i problemi, perché riteniamo che ci saranno sicuramente dei conflitti dove qualcuno verrà fuori con le ossa rotta". Quindi "tra lo stare silenti e ribaltare un tavolo ci dovrebbe essere una via di mezzo nel cercare di non rovinare i rapporti, in un momento così difficile, tra Stato e Regione a livello istituzionale". Così il coordinatore di Fratelli d'Italia per la Valle d'Aosta, Alberto Zucchi, ha definito la legge per la gestione dell'emergenza da Covid-19 in occasione di una conferenza stampa sul tema del decreto sicurezza in corso di discussione in parlamento, ribadendo che "ormai è evidente sia a livello nazionale sia a livello regionale l'alleanza degli autonomisti con una parte della sinistra è innaturale".
"Noi ci aspettiamo da un momento all'altro che questa situazione politica emerga - ha aggiunto - e quindi si esca dall'ambiguità.
A Roma con il senatore Lanièce, che quindi prenda le distanze dal governo a cui di fatto dà la fiducia, e anche a livello regionale, dove è evidente che non solo per la questione della crisi, ma anche per le questioni legate ai collegamenti intervallivi, ai grandi temi della regione, ci sono posizioni incompatibili tra una certa parte politica e la parte autonomista".
Il consigliere comunale di Aosta Paolo Laurencet (FdI) ha aggiunto di aver ricevuto, dopo l'approvazione della legge, "chiamate di commercianti e artigiani che chiedevano 'Ma io posso aprire? Cosa devo fare?'. La situazione è confusa ma io mi auguro da cittadino aostano che effettivamente si trovi una soluzione, che determinate attività possano riaprire, possano sfruttare la stagione che è clou per loro".
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