"La notizia mi riempie di soddisfazione, perché la vicenda oggi si chiude con una totale e indiscutibile assoluzione, dall'altro però rimane il rammarico di essere stato per cinque anni, perché questa vicenda è durata cinque anni, giudiziariamente e mediaticamente esposto a critiche e a condanne feroci". Così l'ex assessore regionale Ego Perron commenta la sentenza di assoluzione della Corte di Cassazione che ha annullato senza rinvio "perché il fatto non sussiste" la sentenza di condanna della Corte d'appello di Torino. "E' una vicenda che mi ha fatto molto soffrire dal punto di vista personale, per la quale ho pagato un prezzo pesantissimo: mi sono dimesso dopo la prima condanna, sono decaduto da consigliere regionale, ho avuto dei problemi con il mio lavoro, ho pagato per una sentenza che poi i giudici della Corte di cassazione hanno giudicato errata: per un errore ho pagato un prezzo pesantissimo", spiega Perron. L'ex esponente dell'Union valdotaine, movimento di cui è stato anche presidente, ricorda "tra l'altro una risoluzione in Consiglio regionale, votata all'unanimità, peraltro anche dal gruppo dell'Union valdotaine, di condanna al mio operato: sono cose che nel tempo mi hanno fatto molto male, come hanno fatto molto male a chi mi stava vicino". Secondo Perron "la sentenza della Cassazione ci dice che avevamo ragione quando sostenevamo che la vicenda non esisteva".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA