Annamaria Franzoni ha denunciato in aula un turismo macabro alla villa di Cogne, teatro dell'omicidio del piccolo Samuele, con atti vandalici, nel corso del tempo, da parte di persone entrate nelle pertinenze per sottrarre oggetti da conservare per ricordo, come un termometro.
In tribunale ad Aosta, nel corso del processo per violazione di domicilio a carico di una giornalista e un telecineoperatore, Franzoni ha detto di temere che l'ingresso della troupe televisiva possa incentivare atti emulativi da parte di altre persone. Per questo la sua denuncia è volta a scoraggiare iniziative simili. Pur essendo la villa sottoposta a pignoramento, ha sottolineato la donna, lei ne è custode, quindi ha dovere di vigilanza su quel bene e deve risponderne in caso di danneggiamenti. Franzoni, parte civile insieme al marito, si è detta inoltre seccata che a distanza di anni si parli ancora della sua vicenda.
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