"Peggior inizio il Governo Draghi non poteva averlo. E' a dir poco inaccettabile l'atteggiamento avuto dal Ministro della salute Speranza nei confronti delle realtà montane: dopo mesi di rinvii e di confronti per poter arrivare finalmente alla partenza in sicurezza della stagione dello sci, la sera prima viene firmata un'ordinanza che rinvia il tutto al 5 marzo. Lo scrive in una nota la segreterai conferderale del savt, precisando che "praticamente si è messa una pietra tombale sulla stagione invernale dei territori montani, con delle conseguenze sull'economia, in particolare della Valle d'Aosta, incalcolabili".
"Le ripercussioni economiche di questa scelta - si legge ancora - non si riflettono solo sulle società degli impianti di risalita e sui lavoratori del settore. A pagarne le conseguenze saranno, infatti, diversi settori: bar, ristoranti, alberghi, i professionisti della montagna come maestri di sci ed altri, le attività commerciali, i negozi e altro ancora. Ovviamente con migliaia di posti di lavoro a rischio". "Nessuno vuole minimizzare l'aspetto sanitario della pandemia che stiamo vivendo da ormai un anno, anzi. Però, allo stesso tempo, non si può continuare a giocare con il futuro delle persone, lavoratori e aziende in particolare. Questo tira e molla tra colori delle Regioni e vere e proprie lotterie sulla riapertura o chiusura delle attività, non è più accettabile".
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