"A mio parere ci vorrebbe l'obbligo vaccinale, perché rischiamo di chiudere di nuovo attività, di mandare all'aria un'intera stagione turistica in Valle d'Aosta, di tenere i figli a casa da scuola perché una parte di popolazione è contraria al vaccino, e quindi alla scienza". A dirlo è il coordinatore dell'emergenza sanitaria Luca Montagnani, che aggiunge: "L'unico modo per salvare il Natale è spingere sui vaccini e sulla terza dose, perché sappiamo che la copertura sta calando parecchio. Questa è la priorità, l'Usl troverà le risorse per farlo".
Sui no vax il coordinatore dell'emergenza commenta: "Il Green pass dovrebbe essere concesso solo ai vaccinati e ai guariti, per chi non vuole vaccinarsi il tampone dovrebbe valere solo per lavorare, come fanno in altre nazioni, negando ai no vax la possibilità di fare tutto il resto".
Al momento in ospedale "c'è una persona in Rianimazione, non vaccinata, nove nei reparti ordinari di cui tre persone anziane vaccinate da più di sei mesi senza terza dose mentre gli altri sono tutti non vaccinati e sotto i 60 anni, a eccezione di un paziente che ne ha 79". Sui medici che non si vogliono vaccinare Montagnani aggiunge: "Hanno sbagliato lavoro". Rispetto all'inizio del mese in Valle d'Aosta l'incidenza di nuovi casi è "aumentata del 180 per cento e i casi ospedalizzati del 6,2 per cento: abbiamo una crescita dei ricoveri molto più lenta rispetto alla crescita dei positivi e questo grazie ai vaccini".
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