"I valdostani non possono essere considerati come dei numeri per rimanere all'interno di parametri folli". Lo dice il presidente della Regione Valle d'Aosta, Erik Lavevaz, rispetto all'offerta del governatore del Piemonte, Alberto Cirio, di alcuni posti letto di Terapia intensiva da rendere disponibili alla regione alpina per scongiurare il passaggio in zona rossa. "Abbiamo apprezzato molto l'offerta, ma sarebbe impraticabile".
"Non ha senso trasferire una persona malata a Ivrea per questioni statistiche - aggiunge - e basta mettersi nei panni di un parente che vede un suo familiare trasferito mentre all'ospedale di Aosta rimangono 24 posti liberi in Terapia intensiva per capirlo al meglio".
Considerare la disponibilità del Piemonte al solo fine di poter aumentare i posti letto "dichiarabili" e su cui si basano le percentuali di occupazione che sanciscono i passaggi di colore, "sarebbe una soluzione del tutto fittizia - prosegue il presidente - e non è la proposta che ha fatto Cirio. Per loro vorrebbe dire rinunciare magari a dieci posti letto da calcolare nella disponibilità della Valle d'Aosta e non del Piemonte, e non sono pochi nemmeno per loro".
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