La consapevolezza dell'impatto dei cambiamenti climatici sull'ecosistema alpino passa anche per la fotografia. Soprattutto quando è in grado di mostrare gli effetti, sulla fauna, della stagione con meno neve in Valle d'Aosta degli ultimi 20 anni. In uno scenario che non appare quello consueto della stagione, una lepre variabile, con la tipica muta invernale di colore bianco, è stata immortalata di notte con una fototrappola installata nel Parco naturale del Mont-Avic.
"L'immagine, che risale a dicembre, è stata scattata a circa 2.000 metri di quota", spiega il fotografo naturalista toscano Lorenzo Shoubridge, che si sta dedicando a un lavoro sull'habitat della fauna selvatica in Valle d'Aosta. "Vorrei avere un occhio di riguardo per la biodiversità ma anche per le problematiche del cambiamento climatico, per portarle agli occhi del pubblico. Grazie alle autorizzazioni del Parco del Mont Avic e al supporto del Corpo forestale, mi sto occupando - aggiunge - di un progetto che probabilmente sfocerà in una pubblicazione".
Per tre anni consecutivi gli scatti di Shoubridge - che vanta, tra l'altro, il primo posto al MontPhoto 2020 - sono stati premiati al Wildlife photographer of the year, l''Oscar' della fotografia naturalistica.
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