L'Associazione degli albergatori valdostani (Adava) è al lavoro su un questionario da sottoporre ai propri associati in modo da poter offrire alla Protezione civile regionale eventuali disponibilità di camere per i profughi ucraini. "Faremo questo censimento la settimana prossima e vedremo cosa si può fare da questo punto di vista. Al momento è tutto di venire anche perché bisogna capire se ci sono persone che hanno bisogno di essere ospitate", spiega Filippo Gérard, presidente dell'Adava.
Con il questionario, aggiunge, l'obiettivo è di "capire se c'è qualcuno che può fornirle a titolo gratuito e per quanti giorni al massimo, perché poi ci sono i periodi di chiusura".
Occorre anche sapere se "viene istituito il fondo regionale sulla falsa riga dei Covid hotel, avere ad esempio delle camere a costo convenzionato per pagare solo i costi e non fare certo un profitto, vista la situazione che richiede uno sforzo di beneficenza".
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