Alle 17 del primo giorno dell'edizione 1022 della Fiera di Sant'Orso, il sistema di conteggio dell'amministrazione regionale ha rilevato 83 mila passaggi, mentre gli accessi nell'Atelier des Méties sono stati 4.900 e nel Padiglione enogastronomico 9.000 circa.
"La gioia dei valdostani per il ritorno della Foire, l'entusiasmo degli artigiani e la curiosità dei tanti visitatori - commenta l'assessore allo Sviluppo economico, Formazione e Lavoro Luigi Bertschy - sono la migliore ricompensa del lavoro delle centinaia di persone impegnate nell'organizzazione di questo evento che si colloca in una situazione straordinaria. La scelta presa a gennaio di non rinunciare alla Millenaria, ma di rinviarla di qualche mese non è stata facile e non è stata presa a cuor leggero; la grande festa di oggi è la dimostrazione che avevamo tutti bisogno di questo evento. La Valle d'Aosta sta cercando di ripartire, di lasciarsi alle spalle le difficoltà della pandemia; la Fiera di Sant'Orso è un messaggio forte rivolto al futuro".
Sono Giuseppe BInel, Cesare Bottan, Bruno Brunodet, Ferdando Casetta, Giuseppe Crestani, Guido Diemoz, Marco Joly, Angelo Orlini, falegnameria Quinson e Sebastiano Yon i dieci candidati al Premio "La Saint-Ours" che viene assegnato a un'opera di particolare rilievo, appartenente a una delle categorie del settore tradizionale, da una commissione nominata dall' assessorato sviluppo economico, formazione e lavoro.
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