"Questa volta plaudo senza tentennamenti alla scelta, a garanzia della nostra Autonomia e del ruolo del Consiglio Valle e del governo regionale, di incidere con forza in una vicenda lunga e travagliata, specie per chi l'ha vissuta sulla sua pelle, che ha riguardato un finanziamento al Casinò de la Vallée che era stato contestato dalla Corte dei Conti e oggetto di due sentenze di condanna".
Così Luciano Caveri, assessore regionale all'Istruzione, università, politiche giovanili, affari europei e partecipate, interviene sul proprio blog in merito all'annullamento da parte della Consulta della sentenza con cui la Corte dei conti aveva condannato a un risarcimento da 16 milioni di euro 18 consiglieri regionali, attuali e passati, che nel 2014 avevano deliberato una ricapitalizzazione da 60 milioni per il Casinò di Saint-Vincent. Come anche l'attuale presidente della Regione, Erik Lavevaz, Caveri non era coinvolto nella vicenda.
"Il punto di partenza - premette Caveri - è che bisogna rispettare le sentenze della Corte Costituzionale, il che non significa naturalmente si debba essere sempre d'accordo. Ci sono stati casi in passato e anche di recente - penso alla legge valdostana sulla pandemia - in cui le scelte della Consulta non mi avevano convinto".
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