"La crisi che si è aperta a Palazzo regionale, e che paralizza i lavori del Consiglio, non è che l'ennesimo episodio di una crisi ormai decennale che ha devastato e devasta tutte le legislature. Una crisi che ha le sue radici in due fattori: l'indifferenza verso i contenuti programmatici e il sistema elettorale inadeguato che non favorisce la stabilità. La principale responsabilità di questa grave situazione ricade sul partito che da vari decenni domina la politica valdostana, l'Union Valdôtaine, che ha dimostrato la sua indifferenza rispetto a contenuti e programmi e si è tenacemente opposta ad una riforma del sistema elettorale che favorisse la stabilità di governo". Lo scrive, in una nota, progetto civico progressista che si è riunito in assemblea per fare il punto sulla crisi politica.
"E' passato quasi un anno dalle dimissioni di Erika Guichardaz e Chiara Minelli, la maggioranza non ha voluto affrontare i nodi programmatici - prosegue la nota - ed è rimasta in balia dei giochetti di personaggi, il cui unico obiettivo, cambiando continuamente casacca, è continuare ad essere determinanti e tenere in ostaggio qualsiasi maggioranza di cui facciano parte.
Se manca il cemento programmatico i conti non torneranno mai. E' stupefacente la disinvoltura con cui gli autonomisti prendono in considerazione il passaggio da un accordo programmatico con i progressisti ad un accordo programmatico con la Lega. E magari con lo stesso Presidente che si cambia solo la giacchetta".
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