"L'interruzione degli interventi programmati è la conseguenza di una politica organizzativa sbagliata, per cui chi ci perde è comunque sempre il cittadino".
Chiara Pasqualotto, sindacalista della Cisl Funzione pubblica, commenta così lo stop ai ricoveri programmati a causa dell'assenza di personale, soprattutto infermieristico, per gestire i posti letto all'ospedale Umberto Parini di Aosta.
L'azienda sanitaria "sottovaluta il benessere complessivo dei dipendenti - aggiunge -. Basti pensare che stanno scadendo i sei mesi di prova degli infermieri che hanno vinto l'ultimo concorso e già stiamo ricevendo loro telefonate in cui chiedono quanti giorni di preavviso devono dare per licenziarsi. Il benessere può riguardare come viene gestita la risorsa umana: ci sono infermieri che hanno attitudine e competenze verso il paziente chirurgico ma che vengono destinati a reparti di area medica, ci sono stati casi di dipendenti affetti da determinate patologie che venivano assegnati a reparti in cui dovevano curare pazienti con la stessa malattia".
Quello che manca, conclude, "sono la valorizzazione delle competenze, il rispetto e la consapevolezza: ci vorrebbe una direzione più forte capace di prendere decisioni, anche difficili, dopo aver però fatto un'attenta analisi dei punti di forza e dei punti deboli dell'azienda".
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