"La situazione in cui versa la nostra azienda Usl, è sconfortante. Le segnalazioni che i sindacati hanno mosso a suo tempo, in quanto contrariati dalle scelte politiche, e non solo, sui cosiddetti tagli che hanno visto via via ridurre anche le risorse umane, un capitale importantissimo per ogni organizzazione del lavoro, vedono a questo punto una resa dei conti". A dirlo è Marinela Melidona, della Uil Fpl.
"Il personale sanitario che cessa il rapporto di lavoro - aggiunge - non lo fa solo per una scelta di denaro, ma piuttosto per conciliare e armonizzare la qualità della vita/famiglia con quella del lavoro". Come sindacato, "siamo a segnalare la poca trasparenza rispetto agli atti d'ufficio, quali gli istituti della mobilità, i conferimenti degli incarichi, la strumentalizzazione degli istituti contrattualmente previsti dalle norme: congedi parentali, L 104 etc. La situazione in atto, assai critica deve per forza trovare una via di uscita, difficile e ardua, visto il punto in cui è arrivata, ma possiamo asserire che tutto ciò non può essere imputato ai lavoratori, e per tale motivo siamo qui per sostenerli".
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