Nessuno dei sei comuni valdostani destinatari di beni confiscati alla mafia pubblica sul proprio sito internet l'elenco e le informazioni su destinazione d'uso, tipologia e consistenza. Lo denuncia Libera Valle d'Aosta, ricordando che i comuni sono Challand-Saint-Victor, Aosta, Valtournenche, Charvensod, Courmayeur e Quart.
Più in generale, a livello nazionale, "su 1073 comuni monitorati destinatari di beni immobili confiscati - si legge in una nota - 681 non pubblicano l'elenco sul loro sito internet. Ciò significa che ben sei comuni su dieci sono inadempienti pari al 63,5 % (erano 62% nel primo report)". Dal monitoraggio, iniziato nel mese di aprile 2022 e chiuso a luglio, emerge che anche in Basilicata, Molise e Trentino Alto Adige nessun comune diffonde questo tipo di dati.
"Non si deve abbassare l'attenzione sulle criticità ancora da superare e sui nodi legislativi ancora da sciogliere che richiedono uno scatto in più da parte di tutti", dichiara Tatiana Giannone, referente nazionale beni confiscati di Libera.
"Avanziamo alcune proposte politiche - prosegue - a partire dall'impegno dell'Agenzia nazionale nel supportare le amministrazioni comunali" e "chiediamo che si possano progettare e realizzare dei percorsi di accompagnamento e formazione dei Comuni, soprattutto quelli più piccoli, per rendere i beni confiscati presidi di sviluppo sociale ed emancipazione per la comunità".
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