Il maresciallo della Guardia di finanza Diego Scida, di 47 anni, in servizio alla tenenza del Gran San Bernardo, si dava da fare in ogni modo, "dalla riscossione degli affitti al coordinamento degli autisti", per conto dell'amico imprenditore Gabriele Sanlorenzo (44) di Courmayeur "al ragionevole fine di 'arrotondare' lo stipendio ministeriale". Così il gip di Torino Giulio Corato nell'ordinanza con cui ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti dei due indagati per accesso abusivo ai sistemi informatici e corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio.
Il rapporto tra Scida e Sanlorenzo (il primo è stato anche testimone di nozze del secondo) "si estende, saltuariamente ma inequivocabilmente all'attività lavorativa di quest'ultimo". In base alle indagini svolte dai suoi colleghi, il maresciallo si è occupato della gestione del parco autoveicoli della Mont Blanc Services di cui è socio amministratore Sanlorenzo e in modo "del tutto saltuario" ha interagito "con gli autisti". Riguardo alla gestione degli alloggi di Courmayeur di proprietà dello stesso Sanlorenzo si è occupato - scrive il gip - "in parte della ripartizione delle spese gestionali tra inquilini" e "talvolta" del "ritiro delle somme dovute a titolo di locazione e di spese correnti". Uno di questi appartamenti - secondo gli inquirenti - gli sarebbe stato fornito gratuitamente (un'annotazione delle fiamme gialle quantifica un "ragionevole" corrispettivo mensile di 400 euro). Interrogato dal pm nel marzo scorso, Scida ha detto di aver iniziato a usare l'alloggio nel febbraio/marzo 2019.
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