"Potrebbe essere, e sicuramente è stato in parte, un voto unionista che ha voluto indirizzarsi in qualche modo verso Rollandin". Così Patrik Vesan, candidato al Senato della lista Vallée d'Aoste, commenta la sconfitta per 227 voti nei confronti di Nicoletta Spelgatti (Centrodestra unito), eletta a Palazzo Madama nel collegio uninominale della Valle d'Aosta.
"Con una manciata di voti - spiega Vesan - non penso che abbia molto senso trovare il capro espiatorio: è chiaro che potrebbero essere stati in qualche modo voti catturati dalla sinistra che ha fatto un buon lavoro, potrebbe essere stato un po' di astensionismo da parte di persone più arrabbiate che hanno voluto mandare un messaggio alla maggioranza di governo, anche al di là delle mie responsabilità specifiche". In ogni caso "sono contentissimo per il compagno di cordata Franco Manes e pongo sinceri auguri di buon lavoro a Nicoletta Spelgatti".
Anche secondo il presidente della Regione, Erik Lavevaz, i 7.272 voti, pari al 13,38%, ottenuti da Augusto Rollandin (Pour l'Autonomie) "sicuramente sono pesati" sulla sconfitta di Vesan.
Vista l'elezione alla Camera di Manes (Vallée d'Aoste) per Lavevaz è un "peccato che sia mancata quella manciata di voti per fare il 2-0".
"Siamo andati vicino - ha spiegato il presidente della Regione - a un risultato storico, perché il momento è molto difficile e la politica nazionale nelle elezioni politiche anche qui ha un vantaggio importante rispetto ai movimenti autonomisti".
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