Dai sette del 2021 ai 15 del 2022:
sono più che raddoppiati gli ammonimenti del questore in Valle
d'Aosta per episodi legati al Codice rosso, la legge in vigore
dalla seconda metà del 2019 che ha innovato e modificato la
disciplina penale e processuale della violenza domestica e di
genere, inasprendo inoltre le sanzioni. "Saranno anche cresciuti
i reati nei confronti dei soggetti deboli, ma probabilmente i
fenomeni c'erano anche prima e non venivano denunciati", ha
spiegato il questore di Aosta, Ivo Morelli, durante una
conferenza stampa. L'impegno è anche per il "recupero degli
autori di questi reati, per arrivare a un percorso che li aiuti
a regredire da questi atteggiamenti". Su questo fronte
"l'anticrimine si sta interfacciando con l'amministrazione
regionale e l'Usl, per un protocollo che aiuti in questo senso".
Dopo poco più di tre anni ad Aosta, dal 9 gennaio prossimo
Morelli assumerà l'incarico di questore di Piacenza. "Lascio la
Valle d'Aosta a malincuore. Dal mio arrivo ad oggi - ha spiegato
- ho riscontrato un maggiore avvicinamento della collettività
alle forze dell'ordine".
Dal 2021 al 2022 il numero di delitti in Valle d'Aosta è
salito complessivamente del 3,08% (da 3.178 a 3.276), "un dato -
ha sottolineato Morelli - che fa leggere un maniera positiva lo
sforzo per contenere i reati nell'anno della ripartenza dopo le
chiusure legate al Covid". Stabili quasi tutti i tipi di reati
(tra quelli in aumento spiccano le violenze sessuali - da 13 a
14 - e i delitti informatici, da 96 a 99). Gli arrestati calano
da 120 a 102, i denunciati salgono da 299 a 410. In forte
aumento l'attività di presidio del territorio, da 85.935 persone
controllate a 102.529. Sul fronte della criminalità organizzata,
anche a seguito delle ultime indagini, da parte della politica
vi è "un'accresciuta attenzione" rispetto al tema.
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