La Chambre valdotaine e le associazioni di categoria del comparto imprenditoriale si appellano "al riconosciuto senso civico e di responsabilità dei nostri vigili del fuoco perché la loro protesta non generi ripercussioni su quelle attività economiche e imprenditoriali che rischierebbero di esserne le vittime innocenti". Il riferimento è allo sciopero proclamato dal sindacato di categoria Conapo per martedì 31 gennaio, secondo giorno della Fiera di Sant'Orso. La kermesse dell'artigianato di tradizione del 2023, dopo due anni caratterizzati dalla pandemia e dal conflitto in Ucraina, "rappresenta l'edizione della rinascita".
Visto l'afflusso stimato - oltre 20 mila persone - è necessaria la vigilanza antincendio, servizio che i vigili del fuoco non sono tenuti a garantire in caso di sciopero. Secondo Chambre e imprenditori "questa protesta rischierebbe di penalizzare in massima parte proprio quei cittadini, imprenditori e professionisti, che dalla Fiera di Sant'Orso potrebbero trarre una importantissima boccata di ossigeno per affrontare le sempre maggiori difficoltà derivanti dall'inflazione e dall'aumento generalizzato dei costi di energia e materie prime".
In rappresentanza del Corpo forestale, la Cgil aveva aderito alla protesta, per poi revocarla alla luce dell'incontro convocato ieri dal presidente della Regione Luigi Bertschy proprio sul tema della riforma contrattuale dei due corpi. Il Conapo sottoporrà invece domenica sera ai lavoratori la bozza di riforma ricevuta e solo allora verrà presa una decisione in merito allo sciopero.
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