Con il riconoscimento delle attenuanti generiche da parte della Corte d'assise d'appello di Torino "è stato accolto uno dei punti dell'appello per noi fondamentali. L'altro è non tanto la perizia psichiatrica, dato che sappiamo essere sempre estremamente complicata una rinnovazione con due perizie già fatte, quanto l'aggravante del nesso di causalità omicidio-rapina. Perché su questo aspetto, secondo noi, la vicenda non è finita". Così l'avvocato Marco Palmieri, che con il collega Davide Meloni assiste Gabriel Falloni, 37enne di Sorso (Sassari) reo confesso dell'omicidio di Elena Raluca Serban, escort di origine romena uccisa il 17 aprile 2021 nell'appartamento di Aosta che aveva preso in affitto da un mese.
Infatti, spiega il legale, "nel momento in cui dovessimo aver ragione sul venir meno del nesso di causalità omicidio-rapina, rivivrebbe anche la richiesta di abbreviato, che era stata accantonata della Corte d'assise di Aosta per via dell'aggravante che è rimasta. Quindi su questo, secondo me, ancora dobbiamo lavorare. Però, dal mio punto di vista, la sentenza di oggi è un risultato molto importante". Per valutare se impugnare il provvedimento, il legale si riserva di leggere le motivazioni, attese entro il prossimo aprile.
"La nostra richiesta di perizia psichiatrica - conclude l'avvocato - per accertare un vizio di mente, totale o parziale che sia, è un qualcosa di cui siamo assolutamente convinti. E' un ragazzo che va curato. Onestamente, vederlo godere di benefici tra dieci anni, 12 anni, senza però essere curato, per me è un insuccesso, una sconfitta".
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