"Sentirsi a casa": è il nome del progetto di inclusione sociale realizzato da una rete di cinque cooperative sociali valdostane e finanziato con il fondo nazionale per le politiche migratorie.
L'adesione del Comune di Aosta al progetto lanciato a livello nazionale dal ministero per le politiche sociali è arrivata a giugno 2021. L'ok ufficiale di dicembre e il primo accredito da 400 mila euro hanno portato oggi alla sua realizzazione concreta: coinvolge 30 bambini e 20 donne sole, con o senza figli, straniere e che si trovano in un momento.
"Non si tratta di dare una casa a coloro che ne hanno bisogno - spiega l'assessora alle Politiche sociali del Comune di Aosta, Clotilde Forcellati - si tratta di aiutare queste donne a sentirsi parte di una comunità e sentirsi accolte. L'obiettivo è far emergere le loro potenzialità accompagnandole in un percorso di inclusione, socializzazione, inserimento lavorativo".
Il progetto ha previsto la realizzazione di un appartamento al Jb Festaz di Aosta: può ospitare in contemporanea tre donne con i loro figli. "Si tratta di una casa transitoria che permetterà loro di rinforzarsi - prosegue Forcellati - durante il loro percorso verso l'autonomia". Il Jb Festaz "ha aderito con impegno per un dovere soprattutto etico - aggiunge Ruggero Meneghetti, presidente del cda della struttura - dal momento che siamo un ente che si occupa di assistere malati e bisognosi da tre secoli e mezzo".
Le donne saranno seguite da operatrici formate per individuare una soluzione abitativa stabile e un'attività lavorativa, senza "sottovalutare l'impegno per ampliare la loro rete di relazioni informale: quello che consente davvero di sentirsi a casa", conclude Tiziana Gagliardi, delle cooperativa Enaip.
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