Ennesima stagione di sofferenza per i ghiacciai del Parco Nazionale Gran Paradiso: il Grand Etrèt in Valsavarenche ha perso uno spessore medio di 2,7 metri di ghiaccio rispetto allo scorso anno con una riduzione della propria superficie di oltre due ettari, pari a quella di tre campi da calcio. Il dato è stato fornito dall'Ente Parco.
"Il bilancio 2022-2023 - si legge in una nota - costituisce il secondo peggior valore della serie storica e risulta migliore solamente del dato record (in negativo) dello scorso anno.
Rispetto al 2022 la superficie glaciale ha subito una contrazione di circa il 9%, e del 62% dal 1999, anno in cui sono iniziate le misurazioni. Le scorte di neve accumulate grazie soprattutto alle abbondanti precipitazioni nevose del mese di maggio si sono completamente esaurite tra luglio ed agosto e non sono state sufficienti, come si temeva, a proteggere il ghiacciaio dalla radiazione solare: la fusione si è rivelata importante presso tutte e cinque le paline installate sul ghiacciaio, con valori compresi tra i 460 ed i 192 centimetri di ghiaccio persi".
"L'impatto del cambiamento climatico è evidente - spiega il guardaparco Alberto Rossotto, responsabile del team di monitoraggio dei ghiacciai - e segni della sofferenza del corpo glaciale sono stati documentati nel corso del rilievo: assenza di neve residua, grosse 'bédières' attive (torrenti epiglaciali), presenza di detriti di frana, mulini glaciali, collasso di porzioni di ghiaccio, ma soprattutto l'apertura di una grossa grotta glaciale in visibile espansione, con piccolo laghetto sottostante, poco sopra la zona della fronte".
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