"Il biennio 2022-2023 ci restituisce
un'economia regionale in ripresa, a cui si associa un positivo
andamento del mercato del lavoro e un irrobustimento del tessuto
produttivo, che ha permesso nella sostanza di recuperare quanto
perso a seguito della pandemia (rimangono ancora dei gap
rispetto alla precedente crisi finanziaria". Così Dario
Ceccarelli, capo dell'osservatorio economico e sociale della
Regione Valle d'Aosta, illustrando la relazione socioeconomica
2022-2023. In particolare, in base ai dati consolidati,
l'incremento del Pil nel "2022 (+6%) non solo è superiore di
quello rilevato nel 2021 (+5,2%), ma è anche maggiore delle
attese. Secondo questi dati, il Pil regionale nel 2022 avrebbe
recuperato pienamente in termini reali la caduta registrata nel
2020 considerato che si sarebbe riportato sopra i 4 miliardi e
700 milioni di euro".
"Le informazioni più recenti - ha spiegato Ceccarelli - ci
indicano però un rallentamento di questa dinamica positiva che
si riflette anche sui dati previsionali e che evidenzia trend
disomogenei; a ciò si affiancano però risultati migliori
rispetto alle performances economiche del 2022, come certificato
dai dati consolidati di contabilità nazionale dell'Istat".
Però "questi risultati vanno contestualizzati rispetto ad un
contesto generale che permane caratterizzato da grande
incertezza, in particolare in ragione delle tensioni socio
politiche, tra cui i conflitti tra Russia e Ucraina e tra
Israele e Palestina, del persistere di un'inflazione elevata,
seppure in rallentamento, del mantenimento di politiche
restrittive, tra cui la conferma di elevati tassi di interesse".
Di conseguenza "la situazione permane quindi contrastata, ma
certamente i dubbi circa il futuro prossimo non possono però
cancellare quanto di positivo si è verificato nel biennio
2022-2023".
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