"E' impensabile aumentare il carico
di lavoro del personale medico-infermieristico-tecnico e
assistenziale per un solo mezzo", l'elisoccorso, "quando ci si
ritrova 'a galleggiare' in tutti gli altri settori. Spesso
mancano ambulanze, il personale infermieristico è quasi ridotto
all'osso (se si pensa ai numerosi trasferimenti dei nostri
professionisti verso altre zone d'Italia o all'estero, perché
meglio remunerati, valorizzati e con condizioni lavorative più
umane in termini di organizzazione e di conciliazione
vita-lavoro)". Così in una nota la Fp Cgil Valle d'Aosta.
"Naturalmente - prosegue il il sindacato di categoria - la
nostra perplessità non è verso l'elisoccorso, ma è un'occasione
di riflessione su come viene gestita attualmente la sanità in
Valle d'Aosta e le nostre perplessità sono rivolte a una
politica regionale (e nello specifico all'assessorato regionale
alla Sanità) deficitaria in termini di azioni reali, concrete e
strategiche che dovrebbero invece essere rivolte a un effettivo
miglioramento dei servizi e delle condizioni di lavoro dei
professionisti .
"Forse - aggiunge la Fp Cgil - sarebbe il caso di provare a
migliorare quello che abbiamo già, invece di riversare tutti gli
sforzi del personale, già carente (e quelli che ci sono spesso
sono stanchi proprio per i turni di lavoro massacranti) verso un
unico mezzo?". Nei confronti dell'elisoccorso "nessuna
demonizzazione, anzi elogio. Le nostre perplessità, però,
riguardano i metodi e la mancanza totale di una politica che
valorizzi il personale e dia servizi efficaci e efficienti ai
cittadini. Continua a mancare una strategia lungimirante".
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