Il comitato Vallée Santé annuncia di
aver presentato un esposto di sette pagine alla procura della
Repubblica di Aosta, alla Corte dei Conti della Valle d'Aosta e
all'Anac a riguardo delle "perplessità" espresse sull'iter
dell'ampliamento dell'ospedale Parini. "Per evitare
complicazioni - scrive il comitato in una nota - ora gli
amministratori stanno correndo per gettare le condizioni di un
'non ritorno'. Un modus operandi che riteniamo al di fuori delle
procedure previste dal Codice degli appalti (dove le opere
devono prevedere l'intera copertura di spesa sin dalla fase di
indizione di gara), ma che non è l'unica anomalia".
"Gli errori di scelta, a nostro avviso, sono stati fatti
diversi anni fa e ora gli utenti valdostani ne pagano tutte le
conseguenze. Comprese quelle economiche. Perché - sottolinea
Vallée Santé - un progetto nato per costare meno di 130 milioni
di euro oggi già ne prevede oltre 190 e ancora l'iter non è
concluso perché, come ampiamente emerso durante il Consiglio
regionale del 9 febbraio scorso, dal conteggio mancano
completamente i dati relativi alle fasi 4 (Nuovo polo
materno-infantile) e 5 (Ristrutturazione dell'ex-Mauriziano).
Senza considerare che bisognerebbe anche fare una riflessione
sull'esigenza di demolire tutto il Corpo C attuale (dove ci sono
sale operatorie, chirurgie, ecc.) per creare una nuova costosa
struttura quando nello stesso corpo C tutto sarebbe pronto per
ospitare il Polo materno-infantile".
La proposta di Vallée Santé era di "un ospedale completamente
nuovo fuori dal centro urbano con un costo di circa 140 milioni
di euro per 400 posti letto e sei anni per la realizzazione".
Per illustrare i contenuti dell'esposto, il comitato ha indetto
una conferenza stampa il 20 febbraio prossimo.
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