La scuola militare alpina compie
90 anni e la sua "è una storia, una tradizione lunga, però già
sempre all'avanguardia sin dall'inizio, che si intreccia a
esigenze nuove, a sfide e minacce ibride e a scenari sempre più
complessi". Così la sottosegretaria alla Difesa Isabella Rauti a
margine di una visita in Valle d'Aosta al Centro addestramento
alpino, dove ha incontrato 120 soldati arrivati da tutta Italia
per partecipare a un percorso formativo di 12 settimane.
"Bisogna attrezzarsi - ha aggiunto - e la difesa si attrezza
a rispondere con tecnologie sempre più sofisticate, ma nessuna
tecnologia è sufficiente se non c'è il soldato preparato. Il
corso per esempio, qui di oggi, è una dimostrazione, anche se si
tratta delle prime fasi iniziali, di addestramento, in questo
caso in ambiente artico e montano: ci si prepara alle
operazioni, anche in situazioni estreme dal punto di vista
climatico. In sintesi l'esercito 4.0 è pronto per confrontarsi
con scenari sempre più impegnativi".
Nel suo discorso ai soldati schierati all'eliporto militare
di Pollein, Rauti ha detto che "il Centro addestramento è una
vera e propria università militare della montagna", rappresenta
"una eccellenza a livello nazionale e internazionale del mondo
della difesa e anche l'elogio della cultura della difesa".
Inoltre ha "un'anima sportiva di successo" e ad Aosta "si
insegna davvero a muoversi, a combattere, a soccorrere in
montagna ma soprattutto si trasmette una visione del mondo, uno
stile di vita, che è quello degli alpini, fatto di spirito di
sacrificio, patriottismo, solidarietà, rispetto dell'ambiente,
impegno per la comunità e per i gruppi più vulnerabili".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA