A Fermo, città dove ha vissuto per
anni, alcuni suoi coetanei, lo descrivono come un ragazzo
tranquillo, alla moda, sorridente, quindi nulla che potesse far
pensare alla possibilità di un atto così efferato e aberrante.
Il 21enne Teima Sohaib, italo-egiziano-marocchino (ha tre
cittadinanze) originario di Fermo, è stato arrestato con
l'accusa dell'omicidio di Auriane Nathalie Laisne. La 22enne di
origini francesi (di Saint Priest, nell'area metropolitana di
Lione) è stata trovata senza vita in una chiesetta diroccata e
sconsacrata nei boschi di La Salle, in provincia di Aosta. E per
quell'efferato delitto commesso verosimilmente tra il 26 e il 27
marzo, il 21enne è stato bloccato in Francia dai carabinieri.
Teima Sohaib è nato a Fermo da padre egiziano e madre
marocchina. Da anni non viveva più nella cittadina marchigiana,
e si era stabilito a Grenoble, ma era solito tornare a trovare i
familiari nelle Marche. L'anno scorso era rimasto a Fermo per
alcuni mesi. L'ultimo passaggio nella città capoluogo di
provincia era avvenuto il mese scorso. Il ragazzo studia da
dentista e ha frequentato l'istituto professionale di
odontotecnica a San Benedetto del Tronto; poi si è trasferito in
Francia, per continuare gli studi. E' sospettato di aver ucciso
Auriane Nathalie Laisne con un fendente. Ci sarebbero alcuni
testimoni che lo hanno visto insieme alla vittima in Valle
d'Aosta, proprio nella zona di La Salle, nei pressi del
villaggio abbandonato di Equilivaz dove si trova la chiesetta in
cui è stato trovato il corpo senza vita della 22enne. A quanto
pare, i due giovani stavano facendo "urbex", esplorazione
urbana, una pratica turistica in voga tra le nuove generazioni
in cui si cercano borghi abbandonati e edifici diroccati.
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