"Siamo ancora una volta costretti a rispondere ad accuse pretestuose che non hanno nulla a che vedere con la buona politica. Perché l'unica verità è che da ieri, con un voto maturo e consapevole del Consiglio Regionale, in Valle d'Aosta il Governo regionale si è impegnato a 'mantenere l'attuale assetto organizzativo dei servizi dei consultori, che non prevede il coinvolgimento di soggetti del Terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità'". Lo scrive in una nota il Partito Democratico della Valle d'Aosta rispondendo alle accuse mosse da sinistra nei suoi confronti.
"Una scelta inequivocabile - si legge ancora - che ha un'unica finalità: salvaguardare la legge 194 e la libertà di scelta della donna, senza interferenze alcune. Non vogliamo che un tema di così grande rilevanza per i diritti delle donne sia strumentalizzato per acuire contrasti partitici". "L'attacco nei confronti del Partito Democratico - prosegue - è ormai diventato ridondante, portando avanti una politica distruttiva e raramente costruttiva. Chi mette in discussione la 194 non è il Pd, ma è la strategia politica di governi e movimenti conservatori. E' arrivato il momento di superare personalismi e ripicche per rimettere al centro i diritti delle donne messi in discussione da questa destra reazionaria. Non capiamo quindi la rabbia e il rancore nei confronti del Partito Democratico, se non per l'ennesima strumentalizzazione a pochi giorni dal voto europeo.
La primogenitura di un'iniziativa consiliare è un fatto tutto tecnico, mentre il risultato finale è quello che conta. Ogni polemica nel campo delle forze progressiste non fa altro che dare vantaggio alle destre".
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