Il 76% delle imprese valdostane non
investe e non prevede di investire nelle tecnologie proposte dal
Piano Transizione 5.0, misura che supporta la digitalizzazione
dei processi produttivi e il passaggio a un modello energetico
efficiente, sostenibile e basato su energie rinnovabili. Il dato
emerge dal sondaggio della Chambre valdotaine, presentato oggi a
palazzo regionale, a cui hanno risposto 1.942 imprese sulle
11.105 attive in Valle d'Aosta.
"Non c'è più impresa - ha detto l'assessore allo Sviluppo
economico, Luigi Bertschy - che possa dire 'siamo piccoli, certe
cose non le facciamo'. Tutte le imprese sono tenute, nel loro
interesse, ad agire per digitalizzare i propri processi, per
formare il proprio personale, per garantire luoghi di lavoro
sicuri. Ad agire in generale per seguire quei cambiamenti che
sono in corso".
Secondo il sondaggio della Chambre, nel 2023 si è investito
principalmente in connettività e banda ultralarga (21,2% delle
risposte pervenute) e nell'internet delle cose e delle macchine,
sistemi domotici green oriented (15,9%). Gli investimenti in
queste due tecnologie risultano prevalenti anche nel 2024; in
previsione si può anche segnalare il miglior posizionamento
dell'intelligenza artificiale.
Le tipologie di spesa inerenti tecnologie promosse dal Piano
Transizione 5.0 sono in prevalenza legate agli acquisti di beni
strumentali materiali, in percentuale sostanzialmente
stazionaria negli anni a raffronto (il 32,2% delle spese
sostenute nel 2023 e il 31,9% nel 2024). In previsione aumentano
le spese per acquisti di beni immateriali e diminuiscono le
spese di consulenza, in coerenza con lo sviluppo dei progetti
che nel 2024 hanno già superato la fase di avvio.
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