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Elisoccorso notturno, da luglio le 'operazioni speciali'

Elisoccorso notturno, da luglio le 'operazioni speciali'

Dopo un'intensa attività per validare le piazzole di atterraggio

AOSTA, 21 giugno 2024, 19:46

Redazione ANSA

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Lunedì primo luglio saranno attivate, nel quadro degli interventi dell'elisoccorso notturno, le 'operazioni speciali', attività in emergenza che permetteranno un'ulteriore riduzione dei tempi di intervento consentendo ai soccorritori di arrivare direttamente con l'elicottero sul punto o nei pressi del punto di soccorso. Lo comunica il dipartimento Protezione civile e vigili del fuoco.
    Le operazioni speciali, così come definite tecnicamente, arrivano dopo "un'intensa attività logistica legata alla validazione delle piazzole di atterraggio".
    Dal primo novembre dello scorso anno ad oggi, dalle iniziali 12 piazzole validate per l'attività notturna, è stato fatto uno sforzo per rendere più capillare la distribuzione delle stesse, concentrandosi nell'ultimo periodo anche vicino ai rifugi. I numeri attuali vedono 76 piazzole già utilizzabili, distribuite in 42 comuni e comprensive di 14 superfici che si trovano nei pressi rifugi e altre sono in fase di nuova validazione.
    "Dall'inizio del prossimo mese - spiega il capo della Protezione civile Valerio Segor - per quanto attiene il volo notturno vi sarà l'inizio di una operatività ancora migliore, che si riassume come 'operazioni speciali', che permetteranno di arrivare direttamente con l'elicottero sul punto o nei pressi del punto di soccorso che permetterà laddove possibile di ridurre ulteriormente i tempi di intervento che come sappiamo per tutte quelli casistiche 'tempo dipendenti' solo all'essenza della riuscita o meno del soccorso. Gli interventi notturni non saranno quindi più strettamente legati alla presenza delle piazzole, che rimangono comunque risolutive per la sosta degli elicotteri, durante le operazioni di soccorso". 

“Il periodo estivo, quando avremo sicuramente una maggiore probabilità d’intervento, stante i numerosi turisti che scelgono la nostra valle per le loro vacanze, - prosegue Segor - ci permetterà di avere un quadro più definito dell’impegno tecnico ma ovviamente anche economico che questo importante servizio comporta. Tecnicamente ad oggi non vi sono state criticità di alcun tipo in tale attività, questo grazie anche ad un notevole sforzo addestrativo svolto sia della società di elicotteri aggiudicataria del servizio sia dei tecnici di 118 e Sav che hanno praticamente raddoppiato le obbligatorie e routinarie attività addestrative svolgendole anche in orario notturno proprio per essere pronti ad intervenire in questi frangenti”.

   “Abbiamo raggiunto - spiega Paolo Comune, direttore del Soccorso alpino valdostano - un obiettivo importantissimo per la nostra regione in meno della metà del tempo previsto: sulla carta erano infatti programmati due anni di attività per arrivare al volo notturno con le operazioni speciali, invece in sette mesi siamo arrivati a questo”. Si tratta, secondo il direttore Comune, di “un traguardo raggiunto grazie alla disponibilità dell’Amministrazione regionale in primis, della Protezione civile che ha fatto un lavoro enorme per la validazione delle piazzole notturne che è stato un passo fondamentale per poi andare a fare le operazioni sul campo come facciamo durante il giorno. E poi anche di tutta la parte aeronautica, sanitaria e dei tecnici del Soccorso alpino che grazie ai loro addestramenti che sono sei all’anno hanno aggiunto il doppio lavoro nel notturno per arrivare a questo obiettivo adesso anziché tra un anno e mezzo”.

   A fare il punto sul servizio dell’attività dell’elisoccorso è il presidente della Regione Renzo Testolin: “Il servizio di elisoccorso ha operato nello scorso anno per circa 1.700 interventi. Dal mese di novembre è iniziato il percorso di avvicinamento al volo notturno, ovvero l’attivazione degli interventi con l’utilizzo dell’elicottero h24. Un’operazione epocale nel panorama del volo e della sicurezza, ancor più in un territorio montano come quello della nostra regione. La possibilità del volo notturno è infatti determinante per la sicurezza per i residenti, per chi abita in testata di valle, ma anche per i tanti turisti che vengono a trovarci”. Il presidente Testolin sottolinea inoltre che “da febbraio a oggi sono stati più di 50 gli interventi notturni e questo a dimostrazione del fatto che l'impegno finanziario dell’amministrazione regionale sia stato oculato, oltre che opportuno, per la sicurezza e per la tutela della salute delle persone presenti su tutto il territorio regionale”. “Credo – aggiunge il presidente della Regione - che sia corretto evidenziare un altro tassello fondamentale del sistema dell’emergenza: quello dell’assistenza sanitaria territoriale, sia della componente professionista che di quella del volontariato del soccorso, che con abnegazione ha garantito che anche in orario notturno si riesca ad intervenire celermente sul nostro bellissimo ma difficile territorio”.

   L’elisoccorso notturno, collegato alle operazioni classificate come Hems (interventi sanitari in emergenza eseguiti con elicottero) e che è iniziato lo scorso primo novembre e che ha avuto gradualmente un’estensione del servizio da effemeridi fino alle ore 20 e poi con h24 a partire dal primo febbraio, ha registrato al 31 maggio un numero di 55 missioni. I numeri totali degli interventi di elisoccorso del 2023 sono 1646 a cui si aggiungono complessive 50 'uscite' riguardanti esercitazioni ed addestramenti. 
   

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