"In questi anni, Cva ha dimostrato la sua capacità di crescita. Siamo stati capaci di cogliere le opportunità del 2022, un momento difficile per tutto il settore e siamo cresciuti". Lo ha detto Marco Cantamesse, presidente della Compagnia valdostana delle acque durante la conferenza stampa di presentazione dei dati di bilancio 2023.
"Volevamo raddoppiare di dimensione nel giro di qualche anno - ha aggiunto - e a livello industriale ci stiamo arrivando, mentre a livello finanziario abbiamo avuto una crescita esponenziale. Tutto questo ha delle ricadute di grande valore economico sul territorio". Dati confermati da Giuseppe Argirò, amministratore delegato dell'azienda, che ha sottolineato il fatto che "siamo l'azienda più performante del settore da alcuni anni. Il 2022 è stato un anno storico, con i prezzi più alti di sempre. Ma quella volatilità è stata uno tsunami che ha buttato il 20% delle aziende fuori dal mercato e tante altre hanno avuto delle ripercussioni economiche molto significative. Noi, nel 2022, attraverso una serie di operazioni molto complesse, tra finanza e letture di mercato, abbiamo impostato una strategia efficace, che avrà ricadute anche nei prossimi anni".
Riguardo al grande tema delle concessioni in scadenza al 2029, Argirò ha aggiunto "le parole del ministro Pichetto Fratin dei giorni scorsi sono positive. È chiaro che esistono dei vincoli che ci siamo auto assegnati. Ora siamo in fase di formazione del governo europeo. Solleciteremo affinché il governo italiano si ponga come interlocutore per una proposta. Nessuno vuole eludere concorrenze e competitività, ma bisogna fare una scelta pragmatica. Costruiamo una normativa che armonizzi l'assetto europeo, in modo da ripartire in un contesto omogenizzato.
Perché, in questo modo, noi potremmo vedere comprare le nostre strutture, ma non potremmo fare lo stesso, ad esempio, con quelle danesi".
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