E' stato inaugurato nei giorni
scorsi 'L'Aquilegia', un'abitazione che apre anche in Valle
d'Aosta la sperimentazione dell'housing sociale. Si tratta di
una formula di accoglienza dedicata alle persone anziane
autosufficienti e alla realizzazione di azioni volte a favorire
l'invecchiamento attivo, ma anche a prevenire la fragilità della
popolazione anziana con il fine di contrastare l'isolamento e la
deprivazione relazionale e affettiva.
Il progetto è stato finanziato dal ministero del Lavoro e
delle politiche sociali nell'ambito degli accordi di programma
per il sostegno allo svolgimento di attività di interesse
generale da parte di Organizzazioni di volontariato,
Associazioni di promozione sociale e fondazioni di Terzo
settore. La Regione Valle d'Aosta è titolare dell'istruttoria
di co-progettazione per la realizzazione di azioni volte ad
ampliare l'offerta abitativa in favore di persone anziane in
difficoltà economica al fine di favorirne l'inclusione sociale,
la Fondazione comunitaria della Valle d'Aosta è ente capofila
della co-progettazione e proprietaria dell'immobile e la
Cooperativa sociale Enaip Vallée d'Aoste ente gestore del
servizio sperimentale di accompagnamento rispetto
all'invecchiamento attivo.
"Questo progetto - afferma l'assessore alla Sanità e
politiche sociali, Carlo Marzi - rappresenta un passo
significativo nel contesto di una società che sta invecchiando
rapidamente e che quindi ci pone davanti a nuove sfide per il
benessere delle persone anziane. La realizzazione di questa
struttura evidenzia la grande attenzione da sempre dedicata alle
persone anziane che vivono su un territorio di montagna
complesso come il nostro, dando loro anche un posto dove vivere
con dignità, sicurezza trovando compagnia e supporto".
L'immobile 'L'Aquilegia', un appartamento la cui capienza
massima è per cinque persone, è stato recentemente oggetto di
riqualificazione in vista del progetto ed è dotato di un'area
verde adibita ad orto. Ai beneficiari del progetto di housing
sociale verrà garantito l'accompagnamento all'abitare e alla
cura condivisa della casa, da parte di operatori ed educatori
professionali che collaboreranno con i servizi del territorio, e
il coinvolgimento in attività volte alla promozione della
socializzazione e al mantenimento delle capacità fisiche,
cognitive e sociali.
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