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Scuola, siglato accordo sulle '150 ore' in Valle d'Aosta

Scuola, siglato accordo sulle '150 ore' in Valle d'Aosta

Possono usufruirne anche insegnanti saltuari

AOSTA, 28 ottobre 2024, 13:43

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Le organizzazioni sindacali regionali (Flc Cgil, Cisl scuola, Savt école e Snals-Confsal) e l'Amministrazione scolastica regionale hanno siglato il Contratto collettivo regionale integrativo che disciplina i criteri per la fruizione dei permessi di studio, le cosiddette "150 ore". I sindacati hanno chiesto e ottenuto che possano usufruire dei permessi tanto gli insegnanti a tempo indeterminato quanto quelli a tempo determinato con nomina al 31 agosto, al 30 giugno oppure saltuari, purché con contratto di durata superiore al mese.
    "Siamo soddisfatti del risultato raggiunto con questa contrattazione - commentano Alessia Démé (Cisl), Simona D'Agostino (Cgil), Alessandro Celi (Snals) e Luigi Bolici (Svat) - che aggiorna le vecchie regole alle esigenze dei docenti valdostani in questo momento storico. Le 150 ore per il diritto allo studio sono state introdotte per la prima volta nell'aprile 1973 e rappresentarono un investimento contrattuale 'visionario' con cui il salario veniva 'scambiato' con un processo di emancipazione individuale e collettivo. In pochi anni, quasi un milione e mezzo di lavoratrici e lavoratori usufruirono di questa importantissima conquista, raggiungendo un titolo di studio, ma soprattutto sperimentando uno straordinario diritto civile. Le 150 ore furono una scommessa riuscita sulla rinegoziazione della 'risorsa tempo' che rimetteva anche in discussione idee e pratiche dell'organizzazione del lavoro secondo la migliore tradizione del sindacalismo riformista, che coniuga partecipazione, conflitto e costruzione creativa. A più di 50 anni dalla loro introduzione, le 150 ore annuali per il diritto allo studio sono ancora un investimento finalizzato all'accrescimento della formazione culturale e professionale del dipendente ed hanno il loro fondamento anche nell'interesse dell'Amministrazione. Avere individuato tra i possibili destinatari anche gli inseganti saltuari è un passo in avanti importante sulla strada dei diritti".
   

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