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Morì nell'orrido di Pré-Saint-Didier, condannato il datore lavoro

Morì nell'orrido di Pré-Saint-Didier, condannato il datore lavoro

Il 12 febbraio 2021 un operaio precipitò per 160 metri

AOSTA, 12 novembre 2024, 13:29

Redazione ANSA

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I giudici della Corte d'appello di Torino hanno condannato a un anno di reclusione (pena sospesa) Angelo Camputaro Lavorgna, di 63 anni, di Saint-Vincent, accusato di omicidio colposo in qualità di datore di lavoro dell'operaio che morì il 12 febbraio 2021, a 43 anni, precipitando nell'orrido di Pré-Saint-Didier.
    In primo grado, nel novembre del 2022, il gup di Aosta Giuseppe Colazingari lo aveva assolto "perché il fatto non sussiste". A impugnare la sentenza, ora riformata dai giudici d'appello, era stato il pubblico ministero Francesco Pizzato.
    Il difensore dell'imputato, Corrado Bellora, ha già annunciato ricorso per Cassazione.
    Giuseppe Dagostino era originario di Catanzaro e residente ad Aosta: cadde per oltre 160 metri dopo essere scivolato nelle vicinanze del cantiere dove stava lavorando, accanto alla strada. Il suo datore di lavoro, amministratore unico della società per cui lavorava l'operaio, secondo la procura di Aosta non aveva attuato tutte le norme di sicurezza previste. In particolare - in base alle indagini - il lato del cantiere da cui era precipitato il lavoratore non era dotato di adeguate protezioni.
   

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