L'iniziativa della valdostana Sara Manganone, 26 anni, è tra quelle premiate nella seconda edizione del Premio 'Amiche della terra, storie di donne che nutrono il mondo', presentate a Roma a Palazzo Rospigliosi dalle Donne Coldiretti alla presenza della ministra del Lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone, e del ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida (la ministra dell'Università e della ricerca Anna Maria Bernini è intervenuta con un videomessaggio).
Il premio è dedicato alle imprenditrici agricole che, con passione e determinazione, stanno portando avanti pratiche virtuose che combinano tradizione e innovazione, con un forte impegno per la tutela dell'ambiente e non solo.
Sara, 26 anni, e suo cugino Marco, completati ognuno il proprio ciclo di studi, - totalmente diversi dall'ambito agricolo - capiscono di avere una missione: ridare vita alla terra e al vigneto coltivato già dal loro bisnonno. È così che nel 2019 nasce Château Vieux, azienda vitivinicola che porta il nome che il bisnonno Alessandro Manganone usava per riferirsi al vino 'di casa', nella piccola località di Roveretta, a Pont-Saint-Martin. Il terreno dell'azienda è ampio e copre spazi dal paesaggio invidiabile: discese ripide all'ombra di una vegetazione rigogliosa e vette dal panorama mozzafiato.
Il vigneto era abbandonato da 50 anni e i due cugini lo hanno ripristinato, ricostruendo muretti a secco e armatura del vigneto, nel pieno rispetto dei vincoli paesaggistici, fino a coltivare oggi tre ettari e a produrre circa 5.000 bottiglie con quattro etichette (due di nebbiolo, una di pinot grigio e una di rosé), che si possono degustare durante gli aperitivi in pergola organizzati proprio per valorizzare i vini e i prodotti tipici del territorio.
L'ultima sfida vinta dai due cugini è stata la realizzazione di una monorotaia completamente ecosostenibile (per questo a ragione chiamata ecorotaia) che crea un collegamento tra la proprietà (a cui si accede solo a piedi), la strada più vicina e i terrazzamenti dei vigneti più ripidi. L'ecorotaia percorre 240 metri, passando attraverso un bosco storico e vicino al Ponte romano del I secolo a.c., affrontando pendenze notevoli, anche di 45 gradi, per un dislivello totale di 140 metri. È completamente sostenibile perché si alimenta grazie ad una batteria collegata a pannelli fotovoltaici che le permettono di essere efficace sia d'estate che d'inverno, e che sfrutta anche le diverse pendenze per ricaricarsi. Grazie all'ecorotaia Sara e Marco riusciranno a raggiungere il loro prossimo obiettivo, e cioè riqualificare anche la restante parte del terreno ancora abbandonato e riportare a coltivazione nuovi terreni, per ridare nuova vita alla terra che il bisnonno aveva cominciato a coltivare, e al territorio che la circonda.
“Le imprenditrici come Sara Manganone testimoniano in modo concreto come l’agricoltura rappresenti oggi, e ancor più in territori marginali come la Valle d’Aosta, un volano per lo sviluppo e la crescita economica e, allo stesso tempo, un presidio del territorio fragile e a rischio sul piano del dissesto idrogeologico”, commentano Alessia Gontier ed Elio Gasco, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Valle d’Aosta.
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